CATANIA. Tredici anni nel dimenticatoio. Poi, d’improvviso e per fortuna, la presa di posizione forte e significativa delle istituzioni. Trentadue metri quadri prima sequestrati, era il 1999, poi fatto finta di scordare dalle diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite, infine, finalmente – e siamo arrivati ad oggi – demoliti. Sarebbe un fatto quasi normale, non fosse altro che quello in questione – al numero 28 di via Caprera a Catania sia un bene confiscato alla mafia. Trentadue metri quadri che ospitavano una stalla abusiva che gli inquirenti spiegano, apparteneva al boss Santo Mazzei alleato della famiglia Santapaola. Qui, siamo in pieno quartiere San Cristoforo.
Ruspe in azione sotto l’occhio del primo cittadino, Raffaele Stancanelli, raggiunto pochi minuti più tardi dal Procuratore Capo della Repubblica etnea, Giovanni Salvi e dal sostituto, Salvo Toscano.