“Lagalla? Credo che lo batterò”. Il leader di Grande Sud, Gianfranco Micciché, candidatosi alla presidenza della Regione e “ripudiato” da alcuni big del Pdl, all’Adnkronos dice: “Il Pdl aveva tutta la legittimita’ di scegliersi il candidato e devo dire che e’ stato ridicolo l’assalto nei miei confronti dopo che loro stessi, venti giorni fa, mi chiamarono in causa. Se evitavano di chiamarmi facendomi perdere tempo era meglio. Detto questo, non c’e’ nessun problema. Il Pdl, in fondo, e’ strano di suo…”.
Una presa di posizione netta: “Se dovessero confermare la candidatura di Lagalla (che’ poi bisogna vedere se e’ vero poiche’ nel Pdl puo’ succedere di tutto), tanti auguri. E’ certamente un buon candidato, ma io credo che lo battero'”. “Io ero candidato gia’ da prima e non avevo mai immaginato di candidarmi con il Pdl finche’ loro – rivela – non hanno deciso di chiamarmi proponendomi la candidatura. Io dissi che andava benissimo ma poi si sono pentiti. Ma ribadisco, senza astio, che non c’e’ nessun problema. Io gia’ immediatamente ho ‘levato mano’ con il Pdl non appena i giovani di quel partito mi contestarono…”. Parlando poi di Nello Musumeci, aggiunge: “Musumeci e’ un caro amico ma prima ancora e’ un politico di grande spessore, di grande affidabilita’ che sa amministrare molto bene. In un ticket con Lagalla il guadagno sarebbe certamente per quest’ultimo e non per Musumeci”.