Sorpreso a letto con l’amante dal marito di questa, venne aggredito a bastonate e si difese sparando. Oggi Salvatore Cataldo è stato assolto dall’accusa di tentativo di omicidio per avere agito per legittima difesa e condannato a due anni per detenzione illegale di arma. Si conclude così la vicenda giudiziaria nata da un triangolo amoroso che ha visto protagonisti oltre all’imputato, un imprenditore di Cinisi, la donna contesa, e il marito della donna, ex dipendente e amico di lunga data di Cataldo. L’imprenditore, pur essendo stato malmenato dall’uomo, che l’aveva colto in flagranza di adulterio, non l’ha mai denunciato.
La storia è del 2007 quando al marito tradito giunsero voci sulla relazione della moglie con l’ex datore di lavoro. La conferma della tresca la ebbe, però, trovando in un cassetto un atto di compravendita di una villetta intestata alla moglie. Insospettito – la donna non gli aveva mai parlato della cosa – cercò la casa ed entrò. Un breve sopralluogo da cui capì che si trattava del nido d’amore dei due. Quando la moglie un giorno l’avvertì che non sarebbe tornata a casa per pranzo, l’uomo andò nella villetta, entrò dalla finestra, e attese l’arrivo della coppia. Per sorprendere gli amanti si nascose sotto al letto e quando questi cominciarono a scambiarsi effusioni sbucò fuori con un bastone con cui malmenò l’amico traditore. La donna terrorizzata passò all’amante la pistola, una calibro 32 che i due avevano per sicurezza – la casa era isolata e temevano rapine – e l’imputato, colpito col bastone, sparò al rivale che riuscì a fuggire. Legittima difesa, per l’avvocato Antonino Russo. E la tesi è piaciuta al tribunale che ha assolto l’imputato per il tentato omicidio, ma l’ha condannato per la detenzione illegale dell’arma. Anche la donna, in abbreviato, era stata processata per il possesso della pistola e condannata a 4 mesi.
(Fonte ANSA)