“Nell’isola la Regione ha più pensionati che dipendenti e ogni anno la spesa aumenta, con burocrati che vengono mandati in quiescenza con vitalizi che superano in abbondanza ogni vincita alla lotteria: 1.400 euro al giorno. Mentre alcuni anziani pure hanno versato i contributi faticano ad arrivare a mille euro al mese, l’ex dipendente dell’amministrazione pubblica ne incassa di più in 24 ore. Altro che morti di fame: con gli sprechi c’è chi vive da nababbo e può continuare a mantenere il proprio tenore di vita anche quando è collocato a riposo”. Il fendente arriva da Maurizio Belpietro, direttore di “Libero”, nel suo editoriale di oggi.
“Come si fa a metter mano nelle follie di una Regione che ha carta bianca nello spendere grazie a uno statuto speciale e può in un anno assumere 8 mila precari, mentre tutte le altre regioni sono costrettea stringere la cinghia?” si chiede il giornalista.
“Ovviamente so che è più facile rifare l’Italia che toccare l’autonomia siciliana (anche perché bisognerebbe mettere mano alla Costituzione) – conclude – ma prima o poi bisognerà cominciare. Evitando possibilmente di illudere troppo gli elettori”.