”Desta certamente stupore nell’articolo di Giorgio Bocca, pubblicato su L’Espresso, il mancato riferimento a uomini di Chiesa e ad esponenti delle forze dell’ordine che alla mafia si sono coerentemente opposti, pagando anche con la vita il proprio impegno di legalità e di civiltà. Desta, però, non minore stupore – e costituisce mancanza di rispetto per quanti hanno fatto e fanno il proprio dovere – il reagire all’articolo di Giorgio Bocca con una difesa di ufficio tutti e di ciascuno”. Lo afferma, sul suo sito, il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ”Giorgio Bocca – prosegue Orlando – ha espresso, in maniera chiara e radicale, una verità storica: la mafia in Sicilia si è avvalsa di lacune ed omissioni di uomini di Chiesa e di esponenti delle forze dell’ordine, non soltanto di carabinieri. Talora uomini di Chiesa ed esponenti delle forze dell’ordine hanno varcato la soglia della legalità, configurando ipotesi di vera e propria complicità, quale risulta, peraltro, da numerosi riscontri in sede giudiziaria e in atti di Commissioni di inchiesta. In questo campo – rileva l’esponente dipietrista – dovremmo forse prendere lezioni dalla Chiesa che, pur avendo espresso coraggiose posizioni sino alla condanna della mafia quale ‘struttura di peccato’, si e’ astenuta, e speriamo si asterrà, da poco credibili difese di tutti e di ciascuno”.
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