TORRE DEL GRIFO (Mascalucia). Il primo ringraziamento è per i 10 mila abbonati. E lo fa l’amministratore Pablo Cosentino. Il patron Nino Pulvirenti assiste, ma preferisce non intervenire, dagli “spalti” della sala conferenze di Torre del Grifo alla presentazione dei nuovi acquisti. Oggi la platea è tutta per i giocatori rossoazzurri. “Il mercato è chiuso – spiega Cosentino -. Se con i giocatori che abbiamo in rosa il mercato non è da considerarsi chiuso, allora stiamo parlando d’altro. Sento dire che manca una punta che manca un esterno: io dico solo che siamo a posto così. Rinaudo? Ha rinunciato a giocare alla Champions League: lui ha voluto con forza ritornare a Catania. Sarà lui a giocare davanti alla difesa in quello che era il ruolo di Lodi”.
CALAIO’. “Ho sensazioni positive, c’è un bellissimo gruppo: c’è stata la retrocessione ma l’ambiente è carico ed i tifosi lo hanno dimostrato. E non vogliamo deluderli”.
RINAUDO. “Sono rimasto sorpreso dell’affetto che ho trovato a Catania quando sono arrivato in aeroporto. Stiamo costruendo una grande ed un grande gruppo. Voglio tranquillizzare tifosi e città perché abbiamo lavorato duro per vincere questo campionato”.
ROSINA. “Quello della Serie B è un campionato assolutamente difficile. Concordo con quello che hanno detto i miei compagni: dobbiamo anzitutto creare un gruppo solido che assieme alle persone che stanno dimostrando quanto tengono a questi colori”.
MARTINHO. “Io dal primo anno di Verona parlavo del Catania. Sono partito da qui giovane e ritorno, credo, più maturo. Sono pronto a prendermi le mie responsabilità”.
CRAPECK.“Il paragone con Izco? Lo conosco poco ma è un buon calciatore: per me è un onore giocare al suo posto”.
SAURO. “Venire a Catania per me non è stato facile: ma io ci tenevo a giocare in Italia in un grande club come il Catania. Vogliamo subito tornare in A. Qui ci sono sempre stati grandi difensori: mi sono sempre piaciuti Samuel, Maldini, Nesta”.
CALELLO. “L’anno scorso ho avuto un brutto infortunio alla spalla. Sono rimasto fermo sei mesi e questo per me sarà un anno importante: si tratta di un passo in avanti per la mia carriera. Vogliamo tutti tornare in Serie A”.
MARCELINHO. “Volevo venire a giocare in Italia. Qui a Catania voglio aiutare la squadra a tornare in Serie A. Ce la possiamo fare”.
ESCALANTE. “Ho trovato un gruppo unito che ha lavorato bene, con tanti argentini e questo mi ha aiutato molto ad ambientarmi. Sono nato giocando davanti alla difesa: poi, sono stato spostato a mezz’ala ma sono a disposizione del mister. Pronto a sfruttare le mie occasioni”.
AUGUSTYN. “Sono un centrocampista offensivo che si adatta anche ad essere punta ma sono assolutamente a disposizione del mister”.