PALERMO – Zdenek Zeman a Palermo. Non stiamo parlando dell’ennesimo cambio in panchina del presidente rosanero Zamparini ma dell’intitolazione dello spiazzale antistante lo stadio Renzo Barbera a Cestmír Vycpálek, ex giocatore del Palermo e zio del tecnico boemo, che proprio in Sicilia ha mosso i primi passi da allenatore. Cinisi, Bacigalupo, Carini, Misilmeri ed Esakalsa le panchine in cui ha iniziato la propria carriera, prima di trovare il rosa e il nero del Palermo, di cui ha allenato la squadra Primavera dal 1979 al 1983.
L’emozione di Zeman è palpabile, anche se la sua voce roca non sembra lasciar trasparire alcun sentimento. Le sue parole, però, fanno intendere quanto l’affetto di Palermo e dei palermitani resti impresso nella sua memoria: “Sono contentissimo, è normale. Palermo è stata la mia prima città in Italia, ho fatto nove anni di settore giovanile qui dentro. Provo grande piacere per mio zio perché se lo meritava, visto tutto ciò che ha fatto nella vita sua. Lui amava questa città, ha dato qualcosa a tutti gli amici che ci sono stati. E anche al calcio palermitano in genere”
L’allenatore del Cagliari, dopo il pari di ieri per 2-2 contro la Sampdoria, è volato nel capoluogo siciliano per presenziare alla cerimonia in cui era presente anche il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore comunale allo Sport Cesare La Piana. Vycpálek, che in rosanero giocò dal 1947 al 1952, ha realizzato 23 reti in 147 presenze, per poi sei anni dopo prendere la guida della squadra come allenatore. Con lui, il Palermo conquistò nel 1959 la promozione in serie A, grazie ai 49 punti ottenuti nel torneo cadetto, che valsero ai rosa il secondo posto in classifica dietro all’Atalanta.