PALERMO – L’accusa è violenza sessuale di gruppo aggravata. Antonino Pizzolato, 28 anni, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Tokyo 2020 e di Parigi 2024 nel sollevamento pesi, è imputato davanti al tribunale di Trapani.
Sotto processo assieme a Pizzolato, atleta delle Fiamme Oro, originario di Castelvetrano ma residente a Ladispoli nel Lazio, ci sono Davide Lupo, 31 anni di Ribera (Agrigento); Claudio Tutino, 35 anni, di Cattolica Eraclea (Agrigento) e Stefano Mongiovì, 30 anni, anche lui di Ribera.
I fatti del processo risalgono a luglio 2022. La vittima sarebbe una turista finlandese che allora aveva 27 anni e che oggi ha ripercorso in aula la violenza che avrebbe subito.
Era in compagnia di due amiche a Trapani (sono state citate come testimoni) e incontrarono gli imputati in un ristorante del centro storico. Da qui si spostarono in una discoteca.
Verso mezzanotte, dopo avere bevuto alcuni cocktail, le due amiche rientrarono nel B&B mentre la vittima decise di seguire nel residence uno degli indagati. Qui sarebbe avvenuto lo stupro di gruppo. La turista finlandese, parte civile con l’assistenza dell’avvocato Paolo Pellegrino, ha denunciato la violenza la mattina dopo.
Raccontò che il rapporto sarebbe avvenuto contro la sua volontà. Gli imputati si fermarono solo quando lei in lacrime chiese di riaccompagnarla in camera.
Gli imputati hanno sempre respinto la ricostruzione dell’accusa. Siamo in attesa di avere una replica delle difese, tra cui quella dell’avvocato Paolo Paladino che assiste Pizzolato.
Nel 2018 l’atleta fu squalificato per diversi mesi dalla Federazione per “minacce, intimidazioni, atti di prevaricazione, anche di violenza fisica in alcuni casi” nei confronti degli atleti più giovani”. Ammise di
avere mostrato video pornografici “per vantare le proprie arti amatorie ai propri compagni, molti dei quali minorenni”.