TRAPANI – Un girone d’andata ricco, ricchissimo d’emozioni. Nella sua seconda apparizione nel torneo cadetto, il Trapani ha messo in mostra un gioco spumeggiante, figlio d’un atteggiamento in campo spiccatamente offensivo che, in alcuni casi, è anche costato caro ai granata. Questo inedito mix tra attacco prolifico e difesa colabrodo ha, tuttavia, permesso a Pagliarulo e compagni di arrivare al giro di boa in zona play off, tenendo ben distanti le posizioni di classifica ad alto rischio. Il lavoro di mister Boscaglia, ancora una volta, ha pagato e il clima che si respira nell’ambiente trapanese durante questi primi giorni della pausa invernale è piuttosto sereno.
Tanta adrenalina, dunque, negli ultimi quattro mesi a tinte granata. Il percorso in campionato, tuttavia, inizia con uno scialbo 0-0 a Pescara. Attaccanti con le polveri bagnate, le difese non rischiano più di tanto. Ma già contro Vicenza e Cittadella è tutt’altra musica. Arrivano i gol e sei punti che proiettano i siciliani nelle zone altissime della classifica. A chiudere un incipit assolutamente positivo, i pareggi in rimonta contro l’attuale capolista Carpi e al “Provinciale” con una Virtus Entella mai doma.
La prima batosta giunge nella trasferta di Varese: il Trapani ne prende cinque e torna a casa col morale sotto ai tacchi. Il successo con il Latina sembra poter allontanare quelle nubi che si ripresentano puntualmente sette giorni più tardi: al “Picchi” di Livorno i granata indossano il cappotto cucito su misura dai toscani, che asfaltano con un tennistico 6-0 Mancosu e soci. Si comincia a parlare di mini crisi e di una difesa che rischia troppo, la reazione è d’orgoglio e porta in cassaforte altri sei punti: Crotone e Ternana pagano dazio e si torna a parlare di sogno promozione.
Il terzo quintetto di gare è quello più avaro di soddisfazioni, non certo d’emozioni. A Bologna i granata giocano un match gagliardo, perdendo immeritatamente 2-1. Il riscatto è questione di cinque giorni, tocca al Brescia lasciare il “Provinciale” a mani vuote. Nelle successive tre partite arriva solo un punto: a Frosinone il ko è roboante, i ciociari fanno neri i ragazzi di Boscaglia e si impongono 4-1. A seguire la lunga settimana del derby, che si gioca di domenica a pranzo. Il colpo d’occhio della tifoseria trapanese è da brividi, la gara è vibrante, ricca di colpi di scena e di fiammate: il 2-2 è un risultato giusto che accontenta entrambe le squadre. A Bari la sconfitta è figlia di una decisione arbitrale che annulla in extremis il pari ospite.
Bomber Mancosu è costretto a dare forfait per infortunio, entra in scena il Trapani operaio. Che ha il merito di fare ammattire uno Spezia che sino all’84’ conduce per 1-0 e che un quarto d’ora più tardi si ritrova ko 3-2 dopo un finale d’antologia siciliano targato Nadarevic. Positivi i pareggi contro Lanciano e Perugia, figlia dell’inesperienza la capitolazione a Modena. Alla vigilia di Natale il poker rifilato all’Avellino con un Abate strepitoso, a Vercelli una battuta d’arresto senza troppi drammi. Per un computo complessivo di 30 punti che valgono alla squadra del comandante Morace la zona play off.