PALERMO – Fin quando la metteva dentro con una certa regolarità il Palermo poteva sperare nella salvezza, difficile ma comunque possibile vista la grinta messa in campo. Da quando Iljia Nestorovski ha smarrito però la via del gol però i rosanero sono crollati verticalmente verso una retrocessione che da semplice incubo in queste ultime giornate di campionato sta divenendo concreta realtà. Il digiuno di sei giornate della punta macedone (l’ultima rete realizzate dal dischetto del rigore contro la Sampdoria nel pari casalingo dello scorso 26 febbraio, ndr) pesa infatti come un macigno sul rendimento della formazione, passata dalle mani di Lopez a quelle di Bortoluzzi, che ha racimolato la miseria di un punto (quello contro il Bologna di tre giorni fa) proprio negli ultimi sei turni. Troppo poco nemmeno per sperare in una salvezza, adesso distante dieci punti dall’Empoli quartultimo, che ancora con la matematica non condanna i siciliani ma che nelle prossime settimane, fra gli incontri con Lazio e Fiorentina, potrebbe farlo.
Due turni decisivi anche per Nestorovski che dopo aver raggiunto quota dieci in classifica marcatori, al suo primo anno di serie A proveniente da quello croato con la maglia dell’Inter Zapresic, non è riuscito più a trovare, complice i continui cambi di modulo, una sfiducia generale nei propri mezzi e la mancata assistenza da parte dei compagni, il gol che gli servirebbe per tornarsi a sbloccare. Il numero 30 rosanero di recente è riuscito ad andare in rete solo con la sua Nazionale, mettendo a segno una doppietta nelle qualificazioni mondiali contro il Liechtenstein, mentre con il club di viale del Fante ha soltanto fatto a sportellate con le difese di Torino, Udinese, Roma, Cagliari, Milan e Bologna non risultando quasi mai pericoloso come accadeva ai tempi di Roberto De Zerbi.
Con l’ex tecnico del Foggia infatti Nestorovski ha vissuto il suo miglior momento stagionale, mettendo a segno sette delle sue dieci reti (media di 0,5 gol a partita) e incidendo su più della metà dei punti fatti dai siciliani. Con Corini arrivò poi per il macedone un altro lungo periodo di digiuno, sopperito dai gol messi a segno da Quaison, mentre sotto la gestione Lopez le marcature realizzate con Napoli e Crotone, che fruttarono ben quattro punti, non ebbero un seguito con il già citato gol su rigore contro la Samp (l’unico concesso quest’anno ai rosa, ndr). Un momento decisamente difficile dunque per l’attaccante e di riflesso anche del Palermo che soffre la sterilità del proprio centravanti data la mancanza di un altro uomo d’area capace di replicare quest’anno i numeri del macedone. Se a questo si aggiungono poi le voci di mercato che vogliono Nestorovski sul piede di partenza a fine stagione, con diversi club di serie A e Premier sulle sue tracce, allora si potrebbe spiegare la mancata serenità in campo della punta rosanero.
L’attaccante però a più riprese ha promesso di seguire la sua attuale squadra anche nell’ormai prevedibile ipotesi di una retrocessione in serie B riscuotendo consensi fra la tifoseria rosanero che, nonostante la pessima annata, ha salvato fra tutti gli elementi del gruppo il solo ‘Nestogol’. E che il legame instauratosi fra Nestorovski e Palermo vada al di là del campo lo conferma anche il messaggio che l’ex Inter Zapresic ha inviato ai sostenitori rosanero in occasioni delle feste pasquali: “Buona Pasqua a tutti, il calcio è solo un gioco, a volte ci sono momenti belli altre volte come in questo momento sono brutti – ha scritto su Facebook -solamente se siamo uniti tutti insieme possiamo uscirne come vincitori. Non sappiamo mai se dal male quale bene possa venire. Grazie a tutti voi per il sostegno, noi daremo sempre il massimo per questi colori per questa maglia. Sempre forza Palermo!“.