PALERMO – Adesso Iachini gioca a carte scoperte. Mai il suo posto in panchina a Palermo è stato così in bilico, nemmeno quando Zamparini ha ordinato per due volte nelle ultime due stagioni il ritiro in Friuli. Ora bisogna solo attendere le decisioni dall’alto. Ad oggi la strada è tracciata verso un’ultima spiaggia, un Palermo-Chievo dal quale passano punti pesanti per la salvezza e prestazioni convincenti per evitare quella parola che dalle parti di Monte Pellegrino non si sente pronunciare in via ufficiale da oltre due anni, ovvero esonero. Una sfida alla portata con il fattore campo a favore per ribaltare un periodo nero solamente mitigato dal ritiro a Gradisca d’Isonzo di qualche settimana fa. I quattro punti con Bologna e Inter hanno soltanto alleviato una crisi che il Palermo non è ancora riuscito a risolvere, e la cui cura potrebbe avere un nome diverso da quello di Giuseppe Iachini.
Intanto la squadra è tornata in campo a Boccadifalco per preparare la sfida di domenica prossima, e a guidare i giocatori c’è ancora il tecnico marchigiano. Nessun tuono post-Empoli a far saltare la panchina, sebbene adesso la strada sia decisamente in salita, ma l’inizio del percorso che porterà ad una sfida di vitale importanza vedrà Iachini ancora in sella. Una conferma dal sapore di ultima chance, anche se i giochi restano apertissimi e condizionabili da qualunque fattore. L’umore di Zamparini dopo una delle tante notti di riflessioni della sua presidenza nel club di viale del Fante pare condurre verso una conferma.
Tutti i segnali, infatti, portano ad un Palermo-Chievo con Iachini in panchina, per poi prendere lì la decisione. A facilitare la scelta arriverà anche la pausa del campionato, che riprenderà il 22 novembre con i rosa impegnati in casa della Lazio. Se ci sarà da cambiare, lo si farà dando almeno una settimana di tempo in più ad un eventuale subentrato. Se ci sarà da ricompattare, ancora una volta, ecco che quella settimana in più potrebbe aprire scenari già visti. Quello che succederà dopo Palermo-Chievo, però, ad oggi rientra nel campo delle ipotesi. L’unica certezza è che la panchina di Iachini, adesso, ha perso qualche vite di troppo.