PALERMO – Confermare l’undici di Bologna, una tentazione che Iachini potrebbe concedersi in vista dell’impegno di sabato prossimo con l’Inter. Non che il Palermo vittorioso in terra felsinea sia stato così scintillante da non lasciare dubbi al tecnico, ma le pedine inserite nella prima partita giocata dopo il ritiro in Friuli hanno dato risposte positive sul campo. Alle certezze legate al modulo e ad alcuni elementi insostituibili, però, si legano almeno un paio di dubbi. Nodi da sciogliere in fretta, avendo a disposizione altri tre giorni prima di affrontare i nerazzurri di Mancini, con punti interrogativi in difesa e a centrocampo.
Si parte col 3-5-2, e questa è l’unica certezza con cui si è ripreso il programma degli allenamenti a Boccadifalco. Il dilemma tra difesa a quattro e difesa a tre si è risolto in favore di quest’ultima nella sfida di Bologna. Maggiore solidità con tre centrali e maggiore spinta sugli esterni, da sfruttare al massimo con un Gilardino finalmente al top della forma. Uno degli aspetti positivi dell’ultima partita è stata proprio la vivacità del centravanti biellese, evidentemente rinfrancato dalle due settimane senza partite, bravo a sfruttare i cross di Lazaar dalla sinistra e sfortunato nel colpire una traversa, oltre che nel vedersi respingere sulla linea due conclusioni a botta sicura.
E da Bologna Iachini ha avuto indicazioni positive anche da Andelkovic e Maresca, che adesso si candidano nuovamente per una maglia da titolare. Il centrale sloveno, chiamato in causa per l’infortunio di El Kaoutari, ha esordito in stagione dando prova di poter essere ancora utile a questa squadra. Il rientro del difensore marocchino lo mette però in ballottaggio per il ruolo di terzo marcatore a sinistra. Ballottaggio che riguarda anche Enzo Maresca, titolare a Bologna e in lotta con Jajalo per la riconferma. Il centrocampista croato, alla ripresa degli allenamenti, è stato però provato insieme all’esperto regista, schierato nel ruolo di mezzala. Un’ipotesi che difficilmente verrà confermata in campo, con Hiljemark e Rigoni praticamente certi di una maglia.