BISCEGLIE (BARLETTA-ANDRIA-TRANI) – Era l’ultima chance per ribaltare il fattore campo e l’Aquila ha portato a termine la missione. Al PalaDolmen di Bisceglie, i ragazzi di coach Tucci mettono sotto scacco la squadra arrivata seconda nel girone e portano la semifinale nei binari giusti per essere chiusa tra le mura amiche del PalaMangano. Una battaglia vinta, che però vuole ancora dir poco nell’economia della serie. Per evitare di tornare in Puglia, infatti, l’Aquila dovrà chiudere con altre due vittorie consecutive: impresa ardua, ma da compiere in casa propria. Intanto, il primo obiettivo è stato raggiunto, ovvero quello di espugnare almeno una volta il palazzetto di Bisceglie, per impattare sull’1-1. Una gara 2 che sembrava essere in discesa per i palermitani, ma che invece si è complicata nella seconda frazione di gioco. Lì i padroni di casa hanno trovato coraggio e hanno provato un allungo che poteva risultare fatale, se solo nel terzo quarto un’ottima difesa (soli 7 punti subiti, ndr) non avesse restituito a Palermo il controllo del match. Una rimonta meritata, ben più di quanto possa raccontare il 61-75 impresso sul tabellone alla quarta sirena.
Partono meglio i padroni di casa, che con Gambarota riescono a mettere in cascina due possessi di vantaggio, ma l’Aquila rimonta immediatamente e si porta avanti con quattro punti consecutivi siglati da Antonelli. Giovanatto allunga il parziale palermitano, portando le distanze a tre lunghezze, prima di subire il ritorno di Bisceglie. Smorto realizza subito il controsorpasso colpendo dall’arco, Di Emidio e Rizzitiello rispondono per il nuovo +2 Aquila. Rizzitiello, dopo l’1/2 di Caceres dalla lunetta, porta il vantaggio sul +7 con due triple di fila, e solo una bomba di Caceres a diciotto secondi dalla prima sirena permette ai pugliesi di chiudere sul 20-24. Due minuti di pura empasse ad inizio secondo quarto, ma Bisceglie progetta subito una rimonta che riesce, seppur non dalle prime battute. Stella prima e Gambarota poi siglano i canestri del -1, ma per ritrovare in avanti la squadra di coach Scoccimarro bisogna aspettare metà seconda frazione, col canestro del 27-26 di Corral. Il parziale nel quarto si porta sull’11-2 con poco più di tre minuti dalla sirena, in più Stella riesce ad allargare la forbice tra i suoi e l’Aquila ad otto punti. Solo nel finale, con cinque punti di Cozzoli, la squadra di Tucci riesce a limitare i danni, portandosi sul -3 all’intervallo lungo.
Al rientro sul parquet, l’Aquila deve aspettare quattro giri di lancette prima di trovare la via del canestro. Un’eternità che rischia di essere pagata a caro prezzo, ma per fortuna dei palermitani Bisceglie non ne approfitta e porta il proprio vantaggio a sole sette lunghezze. Un gioco da tre punti di Antonelli riapre la partita, che viene immediatamente riportata in parità da Cozzoli e Rizzitiello. Ancora Rizzitiello, stavolta dalla lunetta, sigla il nuovo sorpasso, mandando in bambola i padroni di casa, incapaci di abbozzare una reazione. Il parziale dell’Aquila alla fine del terzo quarto sarà 10-0, quanto basta per ribaltare la situazione venutasi a creare nemmeno dieci minuti prima e per dare il +7 agli ospiti. La partita però non è ancora finita: Bisceglie riprende le ostilità trovando quattro punti fondamentali dalle mani di Cena, che riduce le distanze a tre lunghezze. Lo stesso Cena e Caceres cercano in due riprese la tripla del pareggio, ma sbattono sul ferro. Da lì nasce il nuovo parziale per Palermo, che tocca il massimo vantaggio sul +15. Un’assicurazione sulla vita per l’Aquila, che gestisce gli ultimi minuti di gioco mostrando freddezza dalla lunetta. Al PalaDolmen termina 61-75, ora l’Aquila vuole spiccare il volo a casa sua.
AMBROSIA BISCEGLIE-NUOVA AQUILA PALERMO 61-75 (20-24, 40-37, 47-54)
BISCEGLIE: Torresi, Gambarota 6, Stella 11, Corral 15, Caceres 8, Abassi, Cena 16, Vitanostra, Smorto 5, Galantino. Allenatore: Scoccimarro.
PALERMO: Cozzoli 28, Antonelli 13, Merletto, Rizzitiello 22, Giovanatto 2, Gottini ne, Tagliareni ne, Di Emidio 10, Dragna, Caronna. Allenatore: Tucci.
