PALERMO – La decisione del giudice sportivo era nell’aria, ora c’è anche la conferma. Beppe Iachini nella sfida contro il Parma di Roberto Donadoni dovrà fare a meno del suo regista a centrocampo, il croato Mato Jajalo. L’ex Siena e Colonia, ammonito durante la gara contro il Genoa, era diffidato. Scatta dunque automatica la squalifica per la trentaduesima giornata di campionato contro i ducali al ‘Tardini’. Nell’undici titolare di domenica prossima con tutta probabilità farà dunque ritorno dal 1′ Enzo Maresca.
Per il tecnico rosanero la scelta cade dunque sull’ex di Juventus, Fiorentina e Siviglia quasi automaticamente, nonostante lo stesso Iachini abbia optato nelle ultime giornate per Jajalo in virtà delle sue doti di copertura davanti una linea difensiva a tre. Maresca, la cui ultima apparizione risale al match del ‘Bentegodi’ perso 1-0 contro il Chievo, ritrova quindi una maglia da titolare in un Palermo rigenerato dalle due vittorie consecutive contro Udinese e Genoa e, sopratutto, in una linea mediana che fra Chochev e Rigoni ha messo a segno ben quattro reti in 180′.
Contro un Parma, ormai rassegnato alla retrocessione ma non ad un finale da comprimario, il 35enne centrocampista ha l’occasione per riconquistare quel posto che nel girone d’andata soffiò a Rigoni in quel 3-5-2 che fu poi capace d’inanellare ben nove risultati utili consecutivi. L’opportunità stavolta è quella di riprendersi le chiavi di una regia che ultimamente ha parlato croato, con le quotazioni di Jajalo che sono cresciute esponenzialmente così come la tenuta fisica del giocatore originario di Jajce.
Da scartare, infine, la possibilità di un ritorno al 4-3-2-1 con l’inserimento a centrocampo di Bolzoni fra gli interni e Luca Rigoni a fare da diga davanti la difesa, così come l’utilizzo di Quaison con Vazquez dietro l’unica punta Dybala. In Emilia il 3-5-2 verrà riproposto ancora una volta con una regia meno votata al contenimento e più alla costruzione e al fraseggio, puntando magari su rapidi lanci verso la ‘Joya’ che anche contro il Genoa ha dimostrato, davanti gli occhi del ct dell’Argentina Tata Martino, di gradire il gioco che si sviluppa a velocità elevata, quella velocità di pensiero che uno come Maresca può garantire.