PALERMO – “L’allarme ce lo siamo dati da soli”, comincia così la conferenza stampa di Leoluca Orlando per spiegare il perché ieri la città sia stata sommersa dall’acqua. Il sindaco è appena rientrato dal vertice con il prefetto Giuseppe Forlani. Non ci sta ad accollarsi colpe che, dice, non sono sue. Parla di denunce già presentate e altre che lo saranno presto.
Innanzitutto Orlando conferma che “al momento non ci sono vittime e la notizia di decine di feriti in ospedale è infondata. Ricerche di eventuali dispersi proseguono. Voglio esprimere rammarico, disagio e solidarietà per coloro che fossero eventualmente le vittime. Dico eventualmente perché allo stato – ribadisce – non risultano morti. La notizia di vittime, presunte, ha creato profondo sgomento in tutti noi”.
Quindi scarica senza troppi giri di parole la responsabile sulla Protezione civile regionale: “È stato un evento eccezionale. È caduto oltre un metro di acqua, quanto ne precipita in un intero anno. Alle 16:25 la Protezione civile regionale aveva segnalato un miglioramento delle condizioni meteo. Ci siamo attivati senza, come dovrebbe essere, un allerta. E’ evidente che il sistema di Protezione civile regionale non è affidabile rispetto ad eventi come quello di ieri”.
Orlando chiede scusa alla città in quanto sindaco perché “le responsabilità sono mie”, ma chiama in causa il governo regionale, passato e presente: “Non accuso nessuno, racconto fatti”. I fatti sono la mancata realizzazione di due opere pubbliche che avrebbero risolto il problema. E cioè il collettore sud e quello di Fondo Verde che “recapitano l’acqua piovana ad Acqua dei Corsari e a Sferracavallo”. Senza le due opere le acque piovane invadono le strade della città.
Orlando ricorda che in materia di protezione civile e rischio idrogeologico c’è stata “una spoliazione delle competenze”. Nel 2014, aggiunge, l’Amap aveva “stilato i progetti di massima”. Poi la Regione “si è avocata i poteri commissariali. Chi doveva fare le opere non le ha fatte. Chiederò un incontro al governo nazionale e regionale per capire come intendono esercitare i poteri visto che il Comune è stato spogliato delle proprie competenze”.
Il commissariamento è avvenuto “durante il governo Crocetta e fu nominato commissario l’assessore regionale Contrafatto. La gara per il collettore è stata aggiudicata solo di recente ma è stata sospesa per via di due ricorsi al Tar mentre per Fondo Verde siamo fermi al progetto di massima preparato dall’Amap nel 2014”.
Orlando ricorda ancora di avere presentato un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti nel 2014 e annuncia di voler presentarne uno nuovo alla Procura della Repubblica “affinché vengano accertate tutte le responsabilità e per accertare l’ipotesi di omissione e abuso d’ufficio”. Aggiunge che il precedente esposto è stato “tenuto nel cassetto”.
Il Comune, dunque, secondo Orlando ha le mani legate. Non è la prima volta però che viale Regione Siciliana si allaga. Se, come si spera, non ci sono vittime non si può certo contare sempre e solo nella buona sorte. Cosa ha fatto l’amministrazione nell’attesa che si sbloccassero gli appalti per le due importanti opere pubbliche e cosa si può fare in futuro per evitare che la storia si ripeta? Orlando a Palazzo delle Aquile risponde solo alla seconda domanda: “Ho chiesto all’Amap di attivare un sistema di early warning che segnali subito situazioni di allarme. Sono dei dispositivi che segnalano, a prescindere dalle allerte della protezione civile, i livelli dell’acqua piovana per consentire l’attività di chiusura degli assi viari più a rischio”.
“Abbiamo bisogno di tutto tranne che di sciacallaggio. Rispetto per le eventuali vittime per lo stato di sofferenza della nostra città”, così Orlando risponde infine a distanza al leader della Lega Matteo Salvini il quale subito dopo la notizia del nubifragio abbattutosi su Palermo aveva lanciato un tweet polemico nei confronti del sindaco accusandolo di preoccuparsi solo dei migranti: “Chiedo rispetto per le eventuali vittime e per lo stato di sofferenza della nostra città che sono da attribuire anche alla responsabilità del presidente della Regione, Musumeci, che credo sia sostenuto dall’onorevole Salvini. Ho trovato più corretta la posizione di Giorgia Meloni che ha espresso solidarietà e non si è avventurata in posizioni squallide”.
Intanto proseguono le operazioni per rimuovere le macchine bloccate lungo circonvallazione: “Se ne occuperà l’Amat gratuitamente e toglieremo anche il fango dalla strada” . E chi sta provvedendo a recuperare i mezzi a spese proprie “sarà rimborsato”. Chi pagherà i danni? “Chi è responsabile. Se accerteremo che ha sbagliato Amap pagherà Amap, ma lo vedremo”. GUARDA L’INTERVISTA VIDEO A ORLANDO