CATANIA – Il suo nome non compare più tra quelli per i quali, la Procura, ha chiesto il rinvio a giudizio. Carmelo Scandurra, sindaco di Aci Castello, annuncia che è stata chiesta l’archiviazione per la sua posizione, nel procedimento a carico del deputato regionale Luca Sammartino e di altri 6.
Il commento
“Ero certo dell’esito che la vicenda avrebbe preso – commenta Carmelo Scandurra – la mia posizione è stata stralciata ed è stata richiesta l’archiviazione, il giudice delle indagini preliminare ha riconosciuto la correttezza del mio operato e l’assenza di qualsivoglia forma di comportamenti poco trasparenti da parte mia”.
“Fiducia nella magistratura”
“Le mie scelte politiche – continua il primo cittadino – non sono mai state determinate da mercanteggiamenti ma da convincimenti; l’ho sempre detto, vederlo riconosciuto da un giudice conferma la mia fiducia nella magistratura e regala la giusta serenità, a me e alla mia famiglia. Alla quale dai soliti mestatori d’odio nulla è stato risparmiato, in termini di allusioni, parole sprezzanti, intrise di cattiveria”.
Il calvario
Scandurra ripercorre i mesi trascorsi all’ombra dell’accusa di corruzione elettorale. “Chi è toccato in prima persona da una vicenda giudiziaria, sapendosi innocente, affronta in solitudine un calvario. Che non è quello del giudizio – chi è innocente lo affronta a testa alta – ma del pregiudizio alimentato dal giustizialismo di terz’ordine, soprattutto dai fanatici dei social”.
“Siamo persone”
“Io esco – conclude Scandurra – da questa vicenda innocente, sereno e a testa alta. Chi spara sentenze prima del tempo rifletta sul male che fa: dall’altra parte della tastiera ci sono persone in carne e ossa”.