La “shinrin-yoku” (森林浴), letteralmente immersione nella foresta, è una pratica giapponese di terapia olistica che prevede l’immersione nel verde e nella natura come metodo di rilassamento e di riconciliazione con se stessi, per guarire dagli stress e dalle pressioni psicologiche poste dalla società frenetica tipica delle grandi città. Negli ultimi cinque anni ha acquisito sempre maggior successo al di fuori del Giappone e nel mondo occidentale diventando un vero e proprio fenomeno negli Stati Uniti e in alcuni paesi del Nord Europa. E adesso si fa strada anche in Sicilia.
Shinrin-Yoku al Parco delle Madonie
In questo periodo di pandemia, contestualmente all’aumento di sindromi da stress causati dalle restrizioni e da una vita sempre più sedentaria e al tempo stesso ugualmente frenetica, La Shinrin-Yoku è approdata in Italia per la prima volta, rendendo protagonista il parco delle Madonie, il primo sito autorizzato a poter ospitare percorsi di immersione nel verde.
La medicina forestale e la terapia naturalistica infatti richiedono specifici requisiti per queste immersioni tra i quali una forte presenza di biodiversità sia a livello di fauna che di flora locale e il parco delle Madonie si presta a soddisfare tutti questi requisiti ospitando al suo interno centinaia di specie diverse di alberi, arbusti e conifere e altrettante specie di volatili locali. Il posto ideale per lo Shinrin-Yoku.
Protocollo di intesa
Il Presidente del Parco delle Madonie, Angelo Merlino afferma che il protocollo d’intesa stipulato con l’ A.I.Me.F per sensibilizzare i residenti locali all’importanza di un rapporto consapevole con la natura circostante verranno organizzati con la collaborazione del dipartimento di medicina forestale diversi percorsi integrati nella natura alla scoperta della vegetazione locale, immersioni terapiche nel verde e una struttura alberghiera comprendente una spa naturalistica con il doppio proposito di offrire un metodo alternativo per trovare sollievo alle sindromi da stress causate dal Covid-19 e per risanare e incentivare le strutture ricettive e l’agricoltura locale altrettanto colpite dalla attuale pandemia.
