PALERMO – Una lapide in ricordo del giornalista de “L’Ora”, Mauro De Mauro, sequestrato la sera del 16 settembre 1970 davanti al portone di casa, è stata affissa questa mattina a Palermo al civico 58 in viale delle Magnolie. Quarantaquattro anni dopo il sequestro del giornalista, che non venne mai più ritrovato, il Comune di Palermo ha accolto la proposta del gruppo siciliano dell’Unci, Unione nazionale dei cronisti italiani e deciso di posizionarla nel luogo dove De Mauro venne rapito. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del gruppo siciliano dell’Unci Leone Zingales, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, i familiari, il presidente dell’Odg in Sicilia Riccardo Arena e il presidente dell’Associazione siciliana della stampa Giancarlo Macaluso.
Palermo, scrive il fratello Tullio De Mauro in un messaggio all’Unci, è “assai cambiata rispetto dalla cupa città spaventata e assoggettata degli anni intorno al 1970”. “A prezzo carissimo di vite umane – aggiunge – Palermo ha trovato in sé la forza di riconoscere il proprio diritto a una vita più libera, più civile. Né a Palermo, né in Italia la coscienza si traduce però facilmente in atti che realizzino quel diritto. Il cammino è lungo, la fatica a tratti disperante. E dunque è un atto già significativo, non trascurabile, non banale che la città, grazie ai suoi cronisti, grazie al Comune, si ricordi e accetti di ricordare su una pietra durevole chi quel cammino aveva cominciato a percorrere con il suo lavoro di giornalista puntuale e rigoroso”. La figura del cronista del giornale L’Ora è stata ricordata da alcuni colleghi. Commossa Franca De Mauro che ha detto: “Ora abbiamo almeno un luogo dove ricordare mio padre”.