PALERMO – Il penultimo giorno dell’anno a Palermo è all’insegna della musica con l’esibizione di Giovanni Sollima, che inaugurerà stasera la rassegna “Concerti a Palazzo Alliata”, a cura dell’Associazione Filarmonica Eliodoro Sollima. Scopo principale dell’Associazione è promuovere la cultura della musica nel nome di Eliodoro Sollima: in quest’ottica la famiglia Sollima ha dato vita a questa prima stagione concertistica. Questo primo ciclo di concerti si intitola “Concerti a Palazzo Alliata” proprio perché le manifestazioni si svolgeranno in uno dei saloni di Palazzo Alliata di Villafranca (piazza Bologni 18), oggi proprietà della Curia e del Seminario arcivescovile, adibito anche a spazio museale che recentemente si è arricchito di un nuovo “tesoro” ritrovato: una Crocifissione dipinta da Van Dyck. Un evento culturale che coniuga l’impegno sociale, la valorizzazione del patrimonio artistico cittadino e la forza espressiva della musica sacra, classica e tradizionale.
Sempre nel capoluogo siciliano, “Musica, Maestri! – un libro per un concerto”, la rassegna che ospita sulle note delle musiche celtiche e antiche, un concerto dal titolo “Richiami mediterranei” con Romina Copernico (arpa e voce), Alfredo Gilè (arciliuto e voce) e Theresia Bothè (chitarra e voce).Il trio farà riecheggiare melodie celtiche nell’antica abside della splendida Chiesa Immacolata Concezione, gemma architettonica nel cuore del mercato storico del Capo, ancora semi-sconosciuta ai palermitani.
Ritorna il progetto “Mystikos“, realizzato per la prima volta durante le celebrazioni del Natale palermitano nel 2012. Per la sua seconda edizione, presenta una finestra su creazioni e suggestioni musicali e su scritti poetici, antichi e moderni, riferiti ad una dimensione mistica, arcaica e ancestrale, prodotti e concepiti in Sicilia o riferiti ad essa. “Mystikos“ nasce dal desiderio di indurre l’ascoltatore ad una riflessione interiore attraverso generi musicali e poetici portatori di significati e di contenuti. La performance consiste nell’assemblaggio di composizioni ed esecuzioni di musiche mediterranee (che si rifanno alle molteplici culture mediorientali, nordafricane, asiatiche che hanno attraversato la Sicilia e si sono miscelate creando nuove forme sincretiche), intepretate con un approccio ascetico e meditativo, e scritti poetici antichi (Tagore, Afez, Rumi, Francesco, Cielo D’Alcamo) e contemporanei come quelli composti e proposti dagli stessi poeti coinvolti), esperti nel trattare la parola e la sua enunciazione per collegarsi all’anima, all’essere supremo ed alla trascendenza. Alla serata, che avrà luogo all’Oratorio di San Mercurio di Palermo saranno presenti: Francesca Merloni, poetessa ed attrice di Roma; Yousif Latif Jaralla, iracheno, in Italia dal 1980, dove si è fatto conoscere per i suoi spettacoli sui temi della guerra; Mario Crispi, con i suoi suoni arcaici filtrati da computer e sonorità che spaziano dal Medioriente, all’Asia Minore a luoghi immaginari; Enzo Rao, che costruisce con il suo violino atmosfere ed evocazioni musicali dal Bosforo allo Stretto di Gibilterra; Maurizio Curcio, che elabora, attraverso il Chapman Stick, tessiture ritmiche di grande suggestione ed emozione; Cinzia Garofalo, con le sue immagini e video a testimonianza del percorrere luoghi remoti e vicini, alla ricerca delle geometrie artistiche che compongono l’esistenza umana.
A Catania è tutto pronto per la serata dell’ultimo dell’anno a Piazza Duomo. Questo lunedì di attesa offre ai catanesi un appuntamento a teatro con la nuova produzione dello Stabile di Catania che metterà in scena “San Giovanni decollato”. Così il Teatro Stabile di Catania augura buona fine del 2013 e buon principio del 2014 a tutti i catanesi, con la comicità doc di Nino Martoglio, massimo campione etneo di satira e risate. Valorizzare le proprie radici, nutrirsi di esse è del resto la linea che ha sempre guidato lo Stabile, un teatro dal cuore siciliano. Si riparte dunque da un testo cult della drammaturgia in lingua siciliana, per poi spaziare con ben 14 titoli dai classici ai contemporanei: un’offerta di ampio respiro per animare, sera dopo sera, un luogo chiave della vita artistica e culturale, qual è da oltre mezzo secolo il glorioso palcoscenico di via Umberto, che da oggi si presenta rinnovato nel restyling e soprattutto impegnato in un ambizioso progetto di apertura alla città.