PALERMO – “A proposito di maiali…”. Roberto Fontana, ispirandosi a Stefano Benni, espone, da venerdì 5 aprile, le sue forti ed ironiche tele da Vuedu Factory. Nello spazio di Daniela Vinciguerra l’artista palermitano d’azione mette a nudo la sua arte “A proposito di maiali…” titolo provocatorio per la mostra di Roberto Fontana che inaugura venerdì 5 aprile (a partire dalle 19) da Vuedu Factory, spazio polifunzionale di Daniela Vinciguerra in via Sperlinga 32 (zona Teatro Massimo) a Palermo.
“Le tele che espongo sono rappresentazioni pittoriche di maiali, di uomini, raffigurazioni di persone comuni, volti sconosciuti, o in molti casi autoritratti. L’idea è quella di ironizzare sulla situazione attuale della società – spiega l’artista – ed anche per continuare un mio percorso coerente. Negli ultimi tempi ho sentito la necessità di virare su espressioni più forti. L’uomo e l’animale sono legati dal terreno comune della carne, una critica violenta sulla società ove l’uomo è vittima e carnefice di se stesso “Senza dubbio noi siamo carne, siamo potenziali carcasse. Ogni volta che mi reco dal macellaio mi stupisco sempre del fatto di non trovarmi lì, al posto dell’animale”… questa frase del pittore Francis Bacon sintetizza il tutto…..Poi mi sono imbattuto in uno scritto di Stefano Benni, “a proposito di maiali” e tutto diventa divertente e ironico”.
Una quindicina le tele esposte nello spazio-galleria di via Sperlinga dove Fontana consegna nel gesto la forma massima dell’espressione individuale. L’esperienza pittorica è vissuta allora come “processo di individuazione”, come strada maestra verso i nuclei più profondi del proprio Sé, che una volta raggiunti rivelano la propria paradossale verità: la comunicazione. Per Fontana la pittura è colore, supporto, carne, vita, morte, dolore, gioia, passione. “Per me un punto fondamentale – conclude l’artista palermitano d’azione – è il rapporto sensuale e quasi organico con il colore come materia, una lotta continua che evoca e raccoglie esperienze e suggestioni estetico e psico-emozionali. Una continua ricerca sul mio io più intimo e profondo, puntando spesso sull’autoritratto come icona elettiva e prioritaria ad espressione di quel delicato equilibrio mente-corpo dell’uomo contemporaneo in quanto animale sociale”.
Nato a Cambiano, in provincia di Torino, nel 1969, Roberto Fontana ha svolto i suoi primi studi artistici a Palermo, dove attualmente vive e lavora. Nel 2000 ha frequentato la classe di pittura e disegno degli artisti cinesi Zhou Brothers alla Internationale Sommerakademie fur Bildende Kunst di Hallein, Austria. Nello stesso anno, a Palermo, ha preso parte al work shop di incisione e stampa d’arte condotto dai maestri francesi René Tazé ed Elisabeth Bascou. Sempre in Austria, nel 2001 e nel 2002, ha studiato alla Internationale Sommerakademie fur Bildende Kunst di Salisburgo, prima nella classe di pittura gestuale dell’azionista viennese Hermann Nitsch, vincendo una borsa di studio, poi nella classe di pittura e disegno dell’artista venezuelano Jacobo Borges. Nel 2006 ha collaborato alla realizzazione delle scenografie e dei costumi per il musical teatrale “Corleone – La storia di Filippo Latino”.