TRAPANI – Il giocatore che mancava al Trapani. Un jolly offensivo in grado di fare benissimo a sinistra, capace di adattarsi con risultati egregi anche sull’out opposto, mantenendo alti standard di rendimento pure da seconda punta. Enis Nadarevic è, senza ombra di dubbio, una delle sorprese di questa seconda avventura granata tra i cadetti.
Boscaglia e Faggiano lo hanno voluto in estate, scommettendo sulle sue qualità, nonostante le precedenti esperienze con le maglie di Genoa, Cesena e Bari avessero destato qualche perplessità. La continuità il suo tallone d’Achille sino alla passata stagione, mentre quest’anno la musica sembra essere cambiata. Già 13 presenze, impreziosite da due reti.
I gol siglati, in realtà, avrebbero potuto essere tre, se solo Aureliano non avesse annullato la marcatura che aveva consegnato al Trapani il pari allo scadere proprio contro i suoi ex compagni biancorossi. Sulla decisione del direttore di gara, che comunque pesa sulla classifica dei granata, Enis da Bihać ieri in conferenza ha preferito non soffermarsi più di tanto, ammettendo che ad ogni modo non avrebbe esultato per rispetto nei confronti del suo recente passato.
Meglio pensare al presente, al prossimo impegno contro lo Spezia che mette in palio tre punti importantissimi. La vittoria manca dallo scorso 1 novembre, un lasso di tempo importante per una squadra che aveva abituato i suoi tifosi a frequentare i quartieri altissimi della graduatoria. È giunto il momento di fare un regalo alla città, che ha accolto il bosniaco nel migliore dei modi.
Trapani piazza tranquilla, in grado di rigenerare i suoi piccoli campioni mettendoli nelle condizioni di dimostrare il loro effettivo valore. Poche pressioni e tanto entusiasmo gli ingredienti segreti per far fiorire talenti su cui in pochi avrebbero scommesso. È successo a Mancosu, sta accadendo a Falco e Feola. Adesso tocca a Nadarevic.