Un museo di rilevanza internazionale interamente dedicato a Robert Capa. E’ stato inaugurato recentemente a Troina ed espone 62 preziose stampe fotografiche, in gran parte inedite, scattate dal più grande fotoreporter di guerra di tutti tempi proprio in Sicilia nei mesi di luglio e agosto del 1943, durante la seconda guerra mondiale.
Le immagini sono state acquisite dalla Fondazione Pintaura all’International Center of Photography di New York per essere esposte negli ambienti espositivi di Palazzo Pretura.
Si tratta di una grande operazione culturale di portata internazionale, che sta richiamando a Troina migliaia di turisti e visitatori. Già nell’estate del 2015 Troina aveva ospitato la mostra fotografica “Robert Capa in Italia. 1943-1944”, evento organizzato dal Comune in collaborazione con la Fondazione Alinari e il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, che ha permesso di esporre nel borgo medievale siciliano, dopo lo straordinario successo dell’esposizione a Roma, Firenze, Genova e Milano, 78 scatti del padre del fotogiornalismo mondiale.
Sono preziose immagini che documentano con una straordinaria efficacia comunicativa la crudeltà della guerra in Sicilia, la sofferenza della popolazione civile e la vita quotidiana degli abitanti nei luoghi invasi e ridotti in macerie dai bombardamenti.
Gli Alleati impiegarono 38 giorni per conquistare l’intera Sicilia, ma rimasero bloccati per sei lunghi giorni di durissimi combattimenti nella cittadina nebroidea. Quando le forze dell’Asse si ritirarono da Troina, il I° battaglione del V° Aosta era ridotto a 170 uomini, mentre la 15ª divisione Panzergrenadier perdette circa 1600 uomini, ossia il 10% dei suoi effettivi, pari al 40% delle truppe combattenti in linea; moltissime furono anche le perdite della 1ª divisione americana. Circa un terzo del centro abitato venne bombardato e distrutto e ben 116 furono le vittime civili tra i quali molte donne e bambini.
In questo scenario di morte e distruzione si trovò ad operare Robert Capa (Budapest, 1913 – Thài Binh, 1954), che nei mesi precedenti aveva scelto di seguire l’esercito americano impegnato sul fronte di guerra europeo. Ecco cosa scrisse sul suo diario personale in quei giorni di violenti combattimenti: «Troina fu dura. Ci vollero sette giorni per conquistarla e perdemmo una grande quantità di uomini. Era questa la prima volta che seguivo un attacco dall’inizio alla fine, ma fu anche l’occasione per scattare alcune ottime foto. […] Pensavo che non avesse alcun senso questo combattere, morire e fare foto, quando il generale Teddy Roosevelt, sempre presente dove la battaglia era più dura, si avvicinò e puntando il suo bastone verso di me: “Capa, disse, al quartier generale di divisione c’è un messaggio per te. Dice che sei stato assunto da Life”».
Il Museo è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30.