PALERMO – Centocinquanta reparti saranno accorpati, circa una sessantina sono destinati a scomparire. Sono questi i nuovi “tagli” alla sanità, previsti nella bozza del nuovo piano per la rete ospedaliera siciliana. Un “sacrificio” con il quale l’assessorato regionale alla Salute spera di ottenere l’atteso via libera dal ministro Beatrice Lorenzin. Approvazione che sbloccherebbe anche le assunzioni nella sanità, con la conseguente stabilizzazione di circa cinquemila precari.
Nelle scorse settimane, il direttore generale della programmazione sanitaria Renato Botti aveva mosso una serie di appunti e inviato due note all’assessore Baldo Gucciardi. Il dirigente del ministero della Salute chiedeva proprio di rimettere mano alle linee guida di atti aziendali e piante organiche, oltre che il taglio di circa 560 posti letto. “Tagli del tutto virtuali”, precisava però Gucciardi, dal momento che “il numero di posti letto attivati oggi è quasi identico a quello indicato dal governo nazionale. Ma anche quei numeri, frutto dei calcoli ministeriali, dovranno essere rivisti in altre sedi, anche in Conferenza Stato-Regioni”.
Rilievi che l’assessorato regionale sembra aver recepito, almeno in parte, nella bozza della nuova rete ospedaliera che è finita sui tavoli del ministero per l’ok definitvo.