Acque di Pozzillo |Controlli allo stabilimento

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18 Luglio 2013, 21:35

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ACIREALE – Era un gioiello dell’industria catanese, ora è un rudere abbandonato affacciato in uno dei più bei scorci della costa jonico-etnea. E’ l’azienda Acque Pozzillo di Acireale, che oggi è stata oggetto di un controllo da parte degli esperti dell’Arpa e della Finanza. E’ dal 2008 che si attende la bonifica dei capannoni, da quando il Tribunale ha dichiarato il fallimento della società. Eppure l’eternit, materiale vietato nell’edilizia in Italia dal 1992, è ancora lì sul tetto dei capannoni di Pozzillo.

Accanto alla struttura diroccata vivono oltre 50 famiglie che ora dicono basta. In questi anni al Palazzo di Giustizia di Catania sono arrivati diversi esposti per cercare di far muovere qualcosa. La politica, non è stata a guardare. I consiglieri comunali hanno presentato diverse interrogazioni: l’ultima in ordine di tempo è quella di Rito Greco, originario proprio di Pozzillo. “La richiesta alla Giunta guidata dal sindaco Nino Garozzo – ha spiegato a Rei Tv – era quello di intervenire in sostituzione al proprietario, la famiglia Sidoti, per poi rivalersi in danno, lo prevede la legge quando a rischio c’è la compromissione della salute pubblica”.

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Guardia di Finanza davanti alla Pozzillo

Da oggi sono iniziati i monitoraggi disposti dal tribunale. I tecnici dell’Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, e i militari della Guardia di Finanza hanno instaIlato i rilevatori di molecole di fibra di amianto. E’ necessario verificare l’eventuale presenza nell’aria del composto di minerali, secondo alcuni esperti causa di mesotelioma, gravissima forma tumorale. Il monitoraggio durerà parecchi giorni e se fosse accertata la presenza di amianto potrebbe scattare l’immediato sequestro dell’area.

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18 Luglio 2013, 21:35

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