ROMA – Il pressing è stato vano. Il Pd non potrà schierare Piero Grasso alle prossime regionali. Lo dice in modo chiaro lo stesso presidente del Senato, nel corso della cerimonia del Ventaglio, confermando la sua intenzione a non candidarsi a presidente della Regione siciliana. “I miei doveri istituzionali di presidente del Senato, – afferma – rispetto a quando ho espresso l’impossibilità di candidarmi sono, se possibile, ancor più stringenti in questo momento”. “E’ noto a tutti – prosegue – che negli ultimi giorni si siano avvertite fibrillazioni politiche nella maggioranza che sostiene il governo, e che i prossimi mesi saranno particolarmente delicati. La fase finale della legislatura sarà, temo, fortemente influenzata dall’avvicinarsi delle elezioni nella primavera del 2018”.
Le speranze dei dem, di Leoluca Orlando e degli altri pezzi di sinistra, che avevano auspicato l’inconsueto copione istituzionale della discesa in campo a legislatura in corso del presidente del Senato, dunque si infrangono. Vani anche gli appelli partiti dalla “società civile”. Grasso resta della sua idea – già espressa – di rimanere al suo posto sulla seconda poltrona della Repubblica. E ora il Pd dovrà trovare un piano B. Con la ricandidatura di Rosario Crocetta che è già sul tavolo. E una coalizione che già vacilla sul nascere e potrebbe veder scattare il liberi tutti.