CATANIA – La data del ritorno alla normalità, nell’aeroporto di Catania, ancora non c’è. I lavori nel Terminal A, devastato dall’incendio della scorsa settimana, “procedono h24”, come assicura a LiveSicilia il manager della Sac Nico Torrisi, ma ci sono in corso gli accertamenti degli inquirenti e la gestione di decine di migliaia di passeggeri ogni giorno, con voli cancellati e viaggiatori dirottati negli altri aeroporti siciliani.
Provvedimenti di emergenza
Circa il 30% dei viaggiatori riesce a partire e arrivare a Catania, in funzione c’è il Terminal C, circondato da un tendone allestito dalla Protezione Civile e refrigerato con non poche difficoltà, visto il ciclone infuocato che attanaglia la città da diversi giorni. Il restante 70% degli arrivi e delle partenze si trova nel limbo tra la riprogrammazione dei voli e la gestione dell’approdo nei nuovi aeroporti: Comiso, Palermo e Trapani. Autobus di linea, navette e auto in affitto: a rischio ci sono i viaggi programmati da tempo e non facilmente rimborsabili, e un temuto danno per l’economia siciliana difficilmente da quantificare, come riconosce il manager Torrisi. “Ma in poco tempo – sottolinea Torrisi – abbiamo consentito che l’aeroporto non chiudesse del tutto, ecco cosa stiamo facendo per tornare prima possibile alla normalità”.
Cosa è stato fatto
“Abbiamo riaperto – spiega Torrisi – in 24 ore il Terminal C, non potevamo riaprire il Terminal A che era sequestrato e ancora adesso i lavori sono in corso h24, ma dobbiamo affidarci ai tecnici americani che stanno lavorando senza sosta. Abbiamo fatto un quinto gate e realizzato una tensostruttura che consente di snellire il traffico”.
Aggiunge il manager della Sac: “Stiamo incrementando l’operatività dei passeggeri, ieri sono partiti in 12 mila, oggi 14 mila. Spero che grazie allo sforzo dell’aeronautica sarà possibile tornare prima possibile alla normalità, non possiamo annunciare date improbabili”.
Visita della Commissione Trasporti
I parlamentari della Commissione Trasporti hanno effettuato un sopralluogo nell’aeroporto di Catania, insieme al deputato Manlio Messina (FdI) e a Valeria Sudano, senatrice e Anastasio Carrà, deputato della Lega.
“Siamo venuti a dare la solidarietà all’aeroporti di Catania e ai cittadini catanesi e siciliani – spiega a LiveSicilia Valeria Sudano – abbiamo capito che la società americana sta lavorando notte e giorno, speriamo che, a brevissimo, ci daranno dei tempi certi sulla riapertura completa della struttura”.
Leghisti soddisfatti
Il deputato della Lega Anastasio Carrà si dice “soddisfatto del grande lavoro che è stato fatto da parte della Sac e dal direttore dell’Enac, per affievolire i disagi per gli utenti”.
Critica, ma solo sul piano della comunicazione agli utenti, Eliana Longi, deputato di FdI, “non è stata gestita bene l’informazione dei viaggiatori, sono mancate informazioni sulla riprogrammazione dei voli, cancellati e destinati ad altri scali. Le compagnie aeree avrebbero dovuto gestire al meglio il flusso di aggiornamenti, ma dalla Sac ci hanno assicurato che le ditte stanno lavorando per una sicura riapertura del Terminal A, non si tratta solo della ricostruzione, un Terminal deve rispettare tutte le norme igienico sanitarie”.
Attacca Anthony Barbagallo
“La situazione resta critica – attacca Anthony Barbagallo, deputato del Pd – abbiamo avuto delucidazioni importanti, continuiamo a essere molto preoccupati, non mi convince come è stata gestita l’emergenza dalla società aeroportuale, da Enac, da Enav e dalle società che stanno gestendo il trasporto dei passeggeri. Noi non partecipiamo agli scontri politici del centrodestra, l’idea – conclude – è che ci sia una corsa alla poltrona”.