PALERMO – “Ieri è stato messo un tassello importante e, per di più, ho riscontrato anche buona fede. Certo non è stato un tavolo di confronto nel senso pieno del termine, non sui candidati almeno, visto che l’unico nome di cui si è parlato per ricoprire la carica di amministratore delegato alla Sac Spa è stato quello di Nico Torrisi”. Pietro Agen, leader regionale di Confcommercio commenta così, e a caldo, l’incontro con Rosario Crocetta e Mariella Lo Bello.
CAMERE DI COMMERCIO – In quei 150 minuti sembra sia stato sviscerato e, a quanto pare, anche appianato, tutto, persino i risentimenti. Dall’accorpamento delle Camere di Commercio siciliane alla Sac e di certo tanto altro. Camere abbiamo detto. Non solo la SuperCamera del Sud Est, ma anche quelle di Palermo ed Enna, di Caltanissetta-Trapani-Agrigento e quella di Messina che, tra tutte, è forse la spina nel cuore o, per dirla con le parole di Agen “un rebus giuridico” in attesa di soluzione. E forse la notizia del giorno è che il Collegio di Garanzia, istituito con decreto del 4 agosto dall’assessorato Attività Produttive della Regione, è nato ed è già stato archiviato per mancanza di fondatezza e opportunità: la Regione non potrebbe sostituirsi ai compiti del Ministero. Insomma, la realtà che si prospetta è che le Camere si faranno e che, adesso, anche i tempi verranno rispettati. Niente di strano, quindi, che nei primi quindici giorni di ottobre (la scadenza è il 9) il Consiglio della SuperCamera verrà convocato e “nel pieno rispetto del percorso che farà la giustizia amministrativa e quella penale, le procedure andranno avanti” ha specificato Agen.
CASO SAC – Mantenuta la promessa di un incontro con le categorie, il governatore ha anche confermato che il suo ruolo, nella vicenda Sac, sarà quello di arbitro. E così sembra stia facendo. Ieri l’incontro con Confcommercio. Nei prossimi giorni quello con Confindustria e poi gli altri. L’intento è quello di trovare la quadratura del cerchio tra la proposta fatta dal mondo delle imprese (quelle della cordata Confcommercio) e il consenso della politica. E Nico Torrisi – presente anche lui al vertice di ieri pomeriggio con Crocetta – sembra proprio essere “quel” nome. Del resto quella di Torrisi è una candidatura ufficiale presentata al governo regionale, e al sindaco della Città Metropolitana di Catania Enzo Bianco, tramite un documento controfirmato non solo da Confcommercio, Confesercenti e Confagricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa, ma anche dal Codacons e molte altre.
E sembra che Torrisi sia anche l’unico nome su cui il mondo delle imprese voglia scommettere, lasciando, comunque, alla politica l’ultima parola. “Crocetta ha dichiarato – spiega Agen – di essere favorevolissimo a Nico Torrisi. Giuseppe Castiglione (Ncd) mi ha appena ribadito di essere d’accordo. Ho incontrato per caso Cracolici (Pd) e ho sentito Raciti, il segretario regionale del Pd. Si vedrà. Certo in tutta questa situazione sarà Crocetta che dovrà fare i passaggi politici, noi siamo pronti a chiacchierare con tutti – continua Agen – ma non siamo una struttura di tipo politico”.
Di certo a leggere tra le righe il comunicato stampa inviato ieri da Giuseppe Berretta (Pd) sembra aver voluto offrire un assist proprio a Torrisi. Ma potrebbe essere un’impressione. E Confindustria? Accetterà il nome di Torrisi o si opporrà? “Due mesi fa non era contraria” ha precisato Agen.
Resta da capire se tutta questa bailamme, a cui assistiamo da 60 giorni e che nasconde la concreta tragedia di veder sfumare la concessione Enac, possa riproporre lo stesso scenario di luglio: un nome a cui, all’ultimo minuto, sovrapporne un altro. In un’ennesima colossale brutta figura per i protagonisti e per la politica. Ma secondo Agen questo non potrà accadere. “Ho percepito la buona fede”, ha concluso.
