PALERMO – Alcuni assistenti sociali che prestano servizio presso la sede dell’Affidamento Familiare del Comune di Palermo con sede in Piazza del Noviziato saranno impiegati con i minori vittime di abuso e maltrattamento in città.
Tutto ciò è previsto dal protocollo d’intesa stilato dall’amministrazione comunale, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo e l’Ufficio Scolastico Regionale di Sicilia.
La preoccupazione dell’AFAP (Associazione Famiglie Affidatarie di Palermo)
“L’ iniziativa in sé è certamente lodevole – specificano gli esponenti dell’Afap, attiva sul versante della promozione della cultura dell’affido familiare – tuttavia temiamo che il nuovo servizio, che prevede l’individuazione di alcuni assistenti sociali da destinare al team istituzionale nascente, possa comportare il depauperamento, in termini di personale, di unità dedicate all’affido”.
“Quest’ultima – spiegano ancora – è una materia molto complessa che richiede, per la delicatezza che la caratterizza, anche un’adeguata formazione che vede proprio nell’assistente sociale la figura focale affinché il percorso si realizzi”.
Chiediamo al sindaco Leoluca Orlando e all’assessore al ramo Cinzia Mantegna chiarimenti e rassicurazioni – si legge in una nota dell’AFAP – puntualizzando, laddove ce ne fosse bisogno, che l’associazione non può che plaudire a tutte le iniziative istituzionali che mettano al centro il contrasto al disagio dei minori”.
“Chiediamo – puntualizza l’AFAP – che l’affido in città non venga penalizzato considerato che il servizio dedicato all’istituto soffre già di un’ annosa carenza di operatori: a tal proposito, sarebbe opportuno prendere in considerazione l’opportunità di assumere nuove unità per potenziare l’organico”. “L’esiguità del personale causa un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti d’affido – concludono i volontari dell’associazione – che si traduce in un’attesa interminabile in comunità per i minori”.
L’ assessore Mantegna:” Ci stiamo impegnando al fine di garantire i diritti alla cittadinanza”
Sull’argomento è intervenuta l’ assessore alla Cittadinanza solidale, Cinzia Mantegna. “Il servizio sociale tutto, impegnato nella nostra amministrazione, purtroppo vive una condizione di estrema carenza. L’impossibilità di assumere nuovo personale – continua l’assessore – dettata dalle vigenti normative in materia di assunzione non ha permesso ad oggi di assicurare le risorse professionali necessarie per garantire tutti i servizi e le unità organizzative che si occupano di protezione e tutela di minori. Consapevoli e preoccupati di rispondere in modo adeguato ai bisogni di tutti i bambini – ha spiegato l’assessore – della nostra città stiamo provando a garantire i servizi con attenzione massima”.
“Aggiungo, infine, – ha concluso l’assessore – che sono stata promotrice di una richiesta di potenziamento dei servizi sociali con fondi, nella qualità di assistente sociale prima ed oggi assessore ho molto a cuore il prezioso lavoro che gli assistenti sociali svolgono nel sostegno alle famiglie e per la protezione e tutela dei bambini”.