CATANIA – Due episodi gravi e rilevanti accaduti tra l’11 febbraio ed il 3 marzo di quest’anno. Una gang giovanile che ha seminato il panico all’interno dei rispettivi locali agendo da vero e proprio branco, abbandonarsi ad aggressioni violente che hanno provocato serie lesioni a chi era andato a divertirsi.
L’azione è stata condotta dalla Squadra mobile della Questura di Catania.
Un danno anche per i gestori dei locali. Il pm è riuscito ad ottenere dal gip 7 misure cautelari: la posizione di una persona è ancora in corso di valutazione. C’è anche un minorenne il cui fascicolo è nelle mani del Tribunale per minorenni.
Agli arresti domiciliri
Sono finiti ai domiciliari: Domenico Bosco (classe 2003), Salvatore Condorelli (1999), Giovanni Stuppia (2004), Orazio Foti (1999), Leonardo Manganaro (2004), Antonino Privitera (1999).
Alcuni dei nomi in questione – Stuppia, Bosco, Privitera – sono collegati (per parentela) alla criminalità organizzata.
La ricostruzione
Il racconto dei feriti, degli addetti alla sicurezza ed i filmati delle immagini a circuito chiuso delle discoteche in questione hanno permesso individuare i soggetti coinvolti. In più, va rilevato quanto letto, visto e scoperto attraverso la condivisione sui social network (in particolare modo, Tik Tok) dove veniva ostentata la forza con la quale le persone fermate avevano agito poco prima.
I pestaggi avvenivano senza alcun motivo scatenante. Come nel caso di una ragazza (l’11 febbraio) vittima di una violenta aggressione. O in quello del 3 marzo, con uno studente fuori sede preso a schiaffi e pugni dal branco.
Soggetti vicini, come detto, anche a contesti di criminalità organizzata: quasi tutti hanno precedenti per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale ma pure accuse legate a detenzione di armi da fuoco.
Il Daspo
Spiccati anche provvedimenti preventivi in parola, il D.A.Spo. Willy. I destinatari della misura di prevenzione, non potranno né accedere, né stazionare all’esterno o in prossimità di tutti gli esercizi pubblici e di tutti i locali di pubblico trattenimento per il periodo disposto dal provvedimento del Questore.
Trattandosi di persone destinatarie di misura cautelare, il divieto in questione che, in questo caso, ha la durata di 3 anni esteso a tutte le discoteche e locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia di Catania.