Ad Agrigento in mostra fino a ottobre gli antichi vasi greci

Agrigento, in mostra fino a ottobre gli antichi vasi greci acquistati dal principe Ludwig di Baviera

Prosegue con successo al Museo Pietro Griffo del Parco Archeologico della Valle dei Templi della Regione Siciliana l’esposizione degli antichi vasi greci ritrovati ad Agrigento e venduti nel 1824 al principe Ludwig di Baviera. Fra i visitatori il direttore del museo tedesco, Florian Knauss.
LA MOSTRA
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Agrigento, 18 giugno 2025 – Mentre Agrigento entra nel pieno delle iniziative di Capitale Cultura 2025, il Parco archeologico della Valle dei Templi annuncia la proroga della mostra-evento dell’anno. Ci sarà tempo infatti fino al 18 ottobre per ammirare la straordinaria esposizione “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri”. Si tratta di una selezione di dieci antichissimi vasi greci della Collezione Panitteri in prestito da Monaco di Baviera e in mostra dallo scorso mese di dicembre al Museo Griffo. Un progettoculturale tra Italia e Germania con cui la Regione Siciliana ha dato il via agli eventi di Agrigento Capitale.

Roberto Sciarratta (ph. Angelo Pitrone)

Il successo della mostra tra il pubblico e sulla stampa ha infatti convinto il direttore del Parco, Roberto Sciarratta, e l’archeologa curatrice, Maria Concetta Parello, prorogarne la durata. Un accordo perfezionato di presenza anche con Florian Knauss, direttore delle Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, che in visita alla mostra ad Agrigento ha autorizzato il prolungamento del prestito dei reperti, attualmente di proprietà della fondazione di diritto pubblico Wittelsbacher Ausgleichsfonds. Knauss ha espresso il suo personale apprezzamento per il progetto espositivo e per “il meraviglioso” allestimento sottolineando l’importanza degli scambi di reperti fra le istituzioni museali. Alla mostra è dedicato un catalogo, in fase di stampa, che sarà presentato ufficialmente nelle prossime settimane e che in futuro sarà fruibile sul sito del Parco con la formula dell’Open Access, ossia con “accesso aperto” al pubblico tramite un pdf consultabile on line dagli studiosi.

Quella dei vasi Panitteri è una storia assai curiosa, che lega la Sicilia del primo Ottocento agli ambienti della casa reale di Monaco di Baviera e aggiunge un episodio poco conosciuto ai racconti della grande epopea del Grand Tour nell’isola. I 47 vasi, infatti, appartenevano a monsignor Giuseppe Panitteri (1776-1828), studioso di archeologia e belle arti e uomo di chiesa: era infatti il “ciantro” della Cattedrale di Girgenti, massimo titolo assegnato al capitolo della Cattedrale. Fu lui, nel 1824, a vendere l’intera sua collezione al principe Ludwig I (1786-1868) erede al trono di Baviera.

A fare da tramite e a sollecitare l’operazione fu Leo von Klenze (1784-1864), architetto di corte a Monaco e pittore paesaggista innamorato della Sicilia e delle sue antichità, raccontate in Germania attraverso numerosi disegni, vedute e studi di dettagli architettonici dei monumenti di Agrigento (esposti in formato digitale alla mostra) che fanno di Klenze, come di tutti gli artisti e gli intellettuali del Grand Tour, dei “travel influencer” ante litteram. Particolarmente originale l’allestimento voluto dalla curatrice, che intreccia pittura e scrittura attingendo alle più belle pagine dei classici greci. “A fianco del singolo vaso – spiega l’archeologa Maria Concetta Parello – insieme alla didascalia tradizionale, abbiamo voluto raccontare le storie rappresentate sui vasi. Storie connesse ai miti della tradizione greca e ad alcuni aspetti della vita quotidiana partendo quasi sempre dalle fonti letterarie.  Sui vasi sono rappresentate storie molto note, come quella di Odisseo che esce dall’antro di Polifemo legato al caprone o quella di Aiace che porta sulle spalle il corpo di Achille, ucciso da Paride durante la guerra di Troia. Su uno dei vasi più iconici della ceramografia attica sono rappresentati Alceo e Saffo, grandissimi poeti della lirica greca, che cantano e recitano versi. Infine sullo psìkter (un vaso utilizzato per raffreddare il vino) viene narrato un mito non molto frequentato nel mondo greco, quello di Ida, Apollo e Marpessa che preferisce invecchiare col marito anziché con il dio”.

La mostra è introdotta da un cortometraggio diretto da Lorenzo Mercurio che, oltre a ricostruire la storia della compravendita dei vasi, ripercorre a ritroso le tappe di ricerca e contatti fra Agrigento e Monaco per l’organizzazione del progetto espositivo. Visite tutti i giorni dalle 9 alle 19. L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del Museo Griffo.

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