AGRIGENTO – È caos in casa Akragas. In pochi giorni si è passati dalle contestazioni alla società, alle giornate di riflessione del presidente Silvio Alessi che ha anche ricevuto degli insulti sui social network, fino al comunicato-shock del proprietario di maggioranza Marcello Giavarini che ieri sera ha di fatto “mollato” la società, lasciando non senza polemiche nei confronti dei tifosi e della città di Agrigento, compresa l’amministrazione comunale: “Desidero rimarcare che il mio ruolo è stato ed è solo quello di sostegno economico – ha ribadito Giavarini – cosa che non ho mai fatto mancare, ad oggi il mio apporto finanziario è stato di 1.300.000 euro, evitando il pericolo di penalizzazioni da parte della Lega. Mi riempie, perciò, l’animo di amarezza, il continuo vociare sulla mia fantasiosa ed inesistente insensibilità nei confronti della squadra, per via della mia non presenza fisica in città”.
“Se si pretende anche la mia presenza fisica in città, mi dispiace ma è cosa questa che non posso garantire: la precedenza va alla mia vita personale. Se poi ci mettiamo che, a fronte degli sforzi finanziari che io, e in parte il presidente Alessi, abbiamo fatto per mantenere. L’Akragas nel calcio che conta, siamo anche bersaglio di improperi, insulti, critiche, allora vuol dire che la mia amarezza e delusione hanno oltrepassato il limite, perché nessun componente della società merita di patire offese personali. Sono fatti molto spiacevoli che mi hanno portato alla conclusione di mollare – ha dichiarato senza passi indietro Giavarini ammettendo la sua decisione irrevocabile – da questo momento non sono più nelle condizioni di finanziare la squadra e sono pronto a cedere le mie quote a chi abbia voglia di subentrare per il bene dell’Akragas. Nel caso che nessuno mostrasse interesse, cederò le mie quote alla città nella persona del Sindaco. Faccio presente che lascio la società con un’ autonomia finanziaria sostenibile fino a gennaio 2017. Dopodichè spetterà al Consiglio di Amministrazione decidere sul futuro dell’Akragas”.
Queste parole chiudono una storia d’amore mai nata tra tifosi e proprietari, che hanno sempre sentito la società lontana. Le ultime contestazioni però non sono proprio piaciute: prima Alessi, poi Giavarini hanno fatto un passo indietro, ricordando comunque ai tifosi di essere stati gli artefici dell’approdo al calcio professionistico dopo diversi decenni. La crisi societaria lascia tutti spiazzati, con i tifosi che si chiedono adesso che cosa rimarrà di una società che era partita con l’ambizione di raggiungere la serie B in tre anni, che invece finisce contestata pur i continui pareggi. La società è coperta economicamente fino a gennaio, ma il futuro sembra adesso sempre più grigio. Sul fronte della guida tecnica, invece, non ci sono novità all’orizzonte: Raffaele Di Napoli resta saldamente al proprio posto, in vista della sfida contro la Paganese.