Quando mancano poche partite al termine del campionato e la classifica scotta subentra la paura. Quando viene messo a rischio un patrimonio come la serie A ci sono due reazioni possibili: o si tira fuori l’orgoglio o si precipita in un baratro. I tifosi del Catania hanno chiesto, durante l’allenamento di ieri pomeriggio, alla squadra di metterci tutto, dare l’anima. La contestazione, che fortunatamente è rimasta nei canoni della civiltà, ha lasciato qualche momento di tensione che si è dissolto con un colloquio tra una delegazione di ultras e il tecnico Simeone.
Al centro delle rimostranze dei tifosi l’atavica difficoltà della squadra a fare punti lontano dal Massimino. La batosta con la Fiorentina di domenica scorsa ha evidenziato le debolezze caratteriali e tecniche della truppa del Cholo, incapace di reagire al doppio svantaggio siglato da Mutu per i viola.
Adesso occorre pensare al prossimo turno. Se il Catania ha la sofferenza inscritta a chiare lettere nel suo dna, non altrettanto si può dire per la Sampdoria, passata dai preliminari di Champions con i golden boys Cassano e Pazzini, alla lotta per la salvezza con Maccarone e Maqueda.
“’A livella” della classifica ha quasi equiparato le due squadre, divise da soli due punti, e l’obiettivo per gli etnei è il sorpasso. Obiettivo possibile ma comunque arduo: i blucerchiati hanno cambiato guida tecnica, via Di Carlo ecco Cavasin, e saranno in cerca di riscatto dopo la batosta con il Cesena in casa.
Ancora resta qualche dubbio di formazione al Cholo, con i soliti Ricchiuti e Morimoto che probabilmente partiranno dalla panchina. Il giapponesino con Simeone ha giocato solo 10 minuti, mentre Ricchiuti è stato impiegato quasi sempre a gara iniziata. Buone nuove provengono da Llama, che sta ritrovando forma e condizione. Non resta, allora, che affidarsi al fattore Massimino. La salvezza verrà conquistata, punto su punto, in casa.