“Fedeli”, “Relazioni”, “L’altra India”: sono questi i titoli delle tre mostre che si alterneranno nell’estate madonita, a Castelbuono. Le tre mostre sono inserite nell’ambito di “Diffrazioni”, una rassegna di fotografia contemporanea, che dal 21 luglio si protrarrà fino al 16 agosto.
La mostra che darà il via a questa nuova edizione di “Diffrazioni” è “Fedeli”, di Francesco Seggio, ospitata nella Chiesa del Monte, dal 21 al 28 luglio. Dal giorno successivo e fino al 6 agosto, nella Casa Speciale, sarà la volta de l’Altra India, di Michele Abriola. La rassegna si chiuderà infine con “Relazioni”, mostra fotografica di Sandra Zagolin, nella Chiesa del SS. Crocifisso (dal 7 fino al 16 agosto).
Nell’ambito della manifestazione, ci saranno convegni, conferenze, workshop, letture portfolio e anche un concorso fotografico, il premio Diffrazioni 2013 che andrà al miglior portfolio presentato. Il vincitore avrà diritto ad esporre nell’edizione 2014 della rassegna. L’ingresso a tutte le attività della rassegna, comprese le mostre fotografiche, è gratuito.
“Come sapranno bene gli amanti della fotografia – scrive in una nota il fotografo Francesco Seggio –, la “diffrazione” è un fenomeno dell’ottica per cui un’onda elettromagnetica devia quando incontra una fenditura (il diaframma nella macchina fotografica), avente dimensioni paragonabili o minori rispetto alla lunghezza d’onda. Più nello specifico, la diffrazione è il motivo per cui la nitidezza dell’immagine finale, superato un dato limite, è direttamente proporzionale alla chiusura del diaframma”.
Secondo l’artista, “è da qui, dallo smembrarsi dei corpi, dall’evanescenza dei soggetti fotografati, risultati dell’effetto della diffrazione, che l’artista sensibile rende tangibili la “poeticità”, il sogno, l’illusione di una forma che viene immaginata dal cuore piuttosto che dalla mente, sulla quale imprime il suo taglio soggettivo, personale, emotivo alla realtà stessa. E’ dalle diffrazioni quotidiane che l’artista/fotografo coglie con il suo obiettivo che egli stesso riesce a donare un suo personale senso alla realtà che lo circonda”.