I banchi di Sala delle Lapidi sono tornati a riempirsi. A distanza di più di un mese dall’ultima seduta, il Consiglio comunale di Palermo si è riunito nella serata di ieri. La tre giorni di discussioni convocata per questa settimana è stata aperta con un lungo antipasto di comunicazioni da espletare, data la lunga chiusura dell’esercizio. Il banchetto vero e proprio dovrebbe iniziare stasera, quando si parlerà del bilancio comunale. Il piatto forte, sulla carta, sarà proprio la relazione dell’assessore al Bilancio Sebastiano Bavetta.
Per settimane i rappresentanti eletti dai palermitani per governare la città hanno rimandato i lavori d’aula, a causa di un clima che davanti Palazzo delle Aquile si faceva di giorno in giorno sempre più rovente. Manifestazione dopo manifestazione, per i consiglieri era diventato difficile perfino transitare per piazza Pretoria senza essere presi di mira dalla folla in assetto di protesta. La fine delle vacanze pasquali era stata data da tutti come il punto da cui riprendere le fila del discorso. Adesso tocca a tutto il consiglio rimboccarsi le maniche, perché di carne al fuoco ce n’è tanta.
Il bilancio prima di tutto. Come anticipato, si aspettano le parole dell’assessore Bavetta, che relazionerà su una manovra che dovrebbe prevedere in totale una spesa complessiva di circa 830 milioni di euro. Il termine per la votazione di quella che è la Finanziaria del Comune di Palermo è fissato a fine mese, salvo possibili rinvii. Ma quest’anno i buoni propositi volevano che la manovra in questione fosse votata prima, addirittura iniziando a discuterne a febbraio. Niente da fare, il tempo è adesso.
Il calendario dei lavori sul bilancio, però, è condizionato dalla discussione sul regolamento Tarsu. Non si può mettere mano alle previsioni di spesa e di entrate, senza prima definire le nuove regole e tariffe relative alla tassa sui rifiuti. Di questo si dovrebbe parlare già domani sera.
In vista ci sono molte notti bianche a Sala delle Lapidi, prima che arrivino le votazioni decisive. Slitteranno ancora, di conseguenza, delibere importanti come quella sul piano regolatore del porto, o lo sblocco alla realizzazione di settemila nuovi alloggi connesso al piano di edilizia popolare.
Il percorso tracciato dal presidente del Consiglio comunale Alberto Campagna e dalla conferenza dei capigruppo è iniziato, e già c’è chi dubita sulla speditezza dei lavori, come il capogruppo del Pd Davide Faraone: “Sì, abbiamo ripreso a riunirci in aula e speriamo di andare avanti veloci. Ma su tutti i lavori grava, come sempre, un grosso punto interrogativo”.
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