Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha reso omaggio questa mattina alla memoria del giudice Cesare Terranova, ucciso il 25 settembre del 1979 insieme al maresciallo Lenin Mancuso, e al giudice Terranova, ucciso insieme al figlio il 25 settembre del 1988. “L’esempio e il sacrificio del magistrato Cesare Terranova, del suo assistente Lenin Mancuso e del giudice Antonino Saetta, ucciso assieme al figlio, sono costantemente presenti nella memoria di coloro che si oppongono, con forza e determinazione, al sistema mafioso, interpretando così l’antimafia dei fatti. L’ammirazione – continua Alfano – per l’alto senso del dovere che, da uomini dello Stato, ha orientato la loro vita fino al sacrificio estremo, ci invita, ognuno nel proprio ruolo, a portare avanti, senza tregua, la lotta al crimine organizzato”.
“In questa dolorosa ricorrenza, è un onore e un dovere, per le Istituzioni, celebrare la memoria di questi grandi uomini che hanno pagato con la vita la passione, l’impegno e la professionalità investiti nello svolgimento quotidiano del loro lavoro. E’ un onore oltreché un dovere – conclude il Guardasigilli – essere discepoli e testimoni di tali esempi, alimentando nei giovani la cultura della legalità e della giustizia”.