Una mobilitazione unitaria dei lavoratori per provare a costruire una Regione moderna ed efficiente in grado di valorizzare le proprie risorse umane, riequilibrando il rapporto tra dirigenza e comparto e ristabilendo i principi di trasparenza, legalità e merito.
La decisione è stata presa ieri nel corso di una affollata e partecipata assemblea dei lavoratori della Regione convocata da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Sadirs, Ugl e Siad.
Un’assemblea in cui sono emersi i disagi dei lavoratori con qualifica non dirigenziale e delle varie incongruenze organizzative della macchina regionale. Dalla platea, composta da oltre 1500 persone provenienti da tutta l’isola, sono venute fuori storie quotidiane di mala-amministrazione e una richiesta di forte cambiamento. Per questo la mobilitazione che partirà dalla prossima settimana, verrà costruita in linea con le richieste che sono arrivate dalla base, con iniziative sui territori e nei posti di lavoro per arrivare ad una giornata di mobilitazione generale.
Al centro della protesta la politica del Governo regionale che “smantella l’Amministrazione regionale a vantaggio del sistema di potere clientelare”, la “precarizzazione del rapporto di lavoro a tutti i livelli che destabilizza l’attività amministrativa a svantaggio di lavoratori e cittadini”, “il blocco della contrattazione che impedisce l’affermazione della professionalità e del merito, delle regole e dei diritti”. Ed ancora: “l’assenza di trasparenza e il disequilibrio tra dirigenza e comparto in vari rami dell’amministrazione”.