PALERMO – Tra le strade più inquinate della città c’è via Roma, ma anche corso Alberto Amedeo, piazza Indipendenza e via Basile. Tra le meno inquinate paradossalmente, invece, via Crispi conquista il podio. Queste sono le vie accomunate tutte da un unico fattore, il traffico, che di fatto conferma un’altissima criticità sul fronte dell’inquinamento cittadino. E proprio la lotta all’inquinamento getta inedite basi per la nuova mobilità sostenibile. Non solo per quanto riguarda la Ztl. Perché nei piani del Comune si fa largo l’intenzione di attuare tutte le misure necessarie al miglioramento dell’aria che si respira.
Una mobilità sostenibile che passa per una nuova idea di Ztl e traghetta verso una cornice ben più ampia, che coincide con la lotta all’inquinamento ambientale e acustico. Tre le misure che il Comune di Palermo, in sinergia con l’assessorato alla Mobilità e all’Ambiente, metteranno in atto. La prima punterà a scoraggiare l’utilizzo del mezzo privato, principale fonte di inquinamento da traffico veicolare, potenziando il sistema del tram, della metro, dei bus, delle piste ciclabili e del car sharing e bike sharing. Con la seconda misura, invece, si potenzieranno le zone pedonalizzate, come già avvenuto per via Maqueda e per il Cassaro. Infine, la terza vedrà più verde in città, grazie ad interventi di alberazione e piantumazione.
Le zone meno inquinate, secondo i rilievi fatti dall’amministrazione, sono quelle in prossimità del mare. Per questo via Crispi, nonostante ingenti flussi di traffico, risulta meno inquinata rispetto a via Roma. L’addensamento delle concentrazioni di agenti inquinanti – tra tutti l’ossido di azoto prodotto dalle automobili – è, così, determinato non solo dalla congestione delle principali arterie stradali che godono di una capacità ridotta, come via Roma o corso Alberto Amedeo, ma anche sia dal cosiddetto “effetto canyon” causato dall’altezza dei palazzi in relazione alla larghezza stradale che dalla bassa velocità di percorrenza.
Il pendolo delle azioni del Comune per la nuova Ztl, dunque, avrà da una parte la tutela della salute dei cittadini, ma dall’altra la sensibilità sociale nei confronti di categorie meno abbienti. “Non pensiamo di pedonalizzare le periferie – spiega il sindaco Leoluca Orlando -. Le due aree interessate dalla Ztl, invece, sono investite da esigenze sanitarie. Abbiamo a cuore la salute dei cittadini e per questo adotteremo tutte le misure affinché Palermo sia una città metropolitana, pedonale, verde e con il potenziamento del trasporto pubblico, con altre linee del Tram oltre a quelle già in uso da tantissimi cittadini ad esempio. I residenti avranno agevolazioni, ad esempio, come i parcheggi gratuiti”.
L’accento sulle parole del Professore lo mette, però, l’assessore alla mobilità. “Il lavoro congiunto tra il mio assessorato e quello al Verde, con l’ausilio di Arpa, Asp e Università, ha fatto sì che il piano di azione per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico di Palermo sia stato deliberato – precisa Catania -. Attraverso il ‘visum’ abbiamo misurato i flussi di traffico. Con un secondo software, invece, abbiamo calcolato in modo puntuale le singole emissioni inquinanti, strada per strada. Il risultato è che alcune zone di Palermo sono più inquinate di altre e i dati delle centraline Rap lo avevano già accertato correttamente. Pedonalizzare e investire su una mobilità sempre più sostenibile è necessario per sconfiggere fattivamente l’inquinamento”.
L’ultimo rilievo è stato fatto il primo giugno, con le scuole ancora aperte. Il prossimo step è l’istituzione di un tavolo tecnico cittadino di coordinamento che monitorerà in modo costante le azioni comunali sul fronte inquinamento. “La tutela ambientale è un successo sociale – chiosa l’assessore all’Ambiente Sergio Marino -. Ho seguito passo passo per 10 anni, da direttore di Arpa Sicilia, le azioni necessarie alla tutela dell’ambiente e alla lotta all’inquinamento. Più verde c’è, più si sta meglio. Entro l’anno verranno piantumati più di 2000 alberi. Chiederemo al Ministero dell’Ambiente anche la gestione delle riserve. La nostra idea è quella di fare un museo del mare al faro di Capogallo”.
LE REAZIONI
“Sulla Ztl l’unico vero segno di democrazia è dare finalmente voce ai palermitani attraverso il referendum popolare”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Perché l’assessore Catania, che oltre al Traffico ha pure la delega alla Partecipazione, fa restare chiusa nei propri cassetti la delibera per l’istituzione del regolamento per il referendum popolare, un importantissimo istituto democratico che incredibilmente il Comune di Palermo non possiede? E dire che pure il segretario generale del Comune ha già dato il proprio ok alla proposta di delibera, che potrebbe essere approvata dal Consiglio comunale in tempi brevissimi. Perché l’assessore Catania non vuole dare voce ai palermitani su un tema così importante come la Ztl, ma più in generale su temi di grande interesse pubblico? Proprio mentre a livello nazionale in autunno tutti gli italiani saranno chiamati ad esprimersi sulla riforma costituzionale votata dal Parlamento, l’assessore Catania di fatto sta impedendo ai palermitani di poter esprimere il proprio pensiero, a prescindere dal fatto se si è d’accordo o meno sull’introduzione della Ztl. A tutti i miei colleghi consiglieri comunali, che in un modo o nell’altro sono possibilisti, chiedo di affiancarmi in questa mia sacrosanta battaglia per far trionfare la democrazia e di non fare da sgabello ad un’amministrazione ormai giunta al capolinea”.
“La decisione di Orlando di andare avanti sulla Ztl senza aspettare la decisione del Tar è scellerata e mette a rischio ancora una volta il Comune, oltre a danneggiare i palermitani. Quando capiranno che non è possibile alcuna Ztl senza un servizio pubblico efficiente che garantisca una vera alternativa al mezzo privato? Siamo pronti ancora una volta a batterci contro un’amministrazione che vuole imporre nuove tasse per nascondere la propria incapacità di trovare soluzioni ai problemi economici delle aziende partecipate. Piuttosto, visto che il trasporto pubblico è pagato quasi interamente da contributi comunali, regionali e statali, lo si renda completamente gratuito”. Questo quanto dichiarato dal vice capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo Sandro Leonardi.