Tanto pratiche quanto pericolosi per la nostra salute. Le insalate pronte finiscono di nuovo nella bufera a seguito di numerose analisi. La scorsa estate, alcune buste di verdure già affettate e acquistabili al banco frigo erano state ritirate dal mercato per la presenza riscontrata di batteri. Questa volta però, nessuna traccia di Listeria, salmonella ed Escherichia coli, ma si parla di pesticidi e metalli pesanti.
A diffondere i risultati dell’indagine-denuncia è stato il mensile “Il SalvaGente”, che ha spiegato come le istituzioni non abbiano ancora adottato contromisure idonee per questo tipo di sostanze.
In pratica, i residui dei trattamenti fitosanitari e i fungicidi riscontati in molte confezioni di insalata pronta non sarebbero ancora riconosciuti come pericolosi dall’Unione Europea. C’è però in atto un dibattito, che potrebbe portare a breve nuove disposizioni. L’unico rischio certo tra le sostanze rinvenute e quello relativo al cadmio. Si tratta di un metallo pesante riconosciuto come cancerogeno.
Insomma, le preoccupazioni delle istituzione comunitarie confermano l’esistenza di un problema, ma occorrerà aspettare del tempo perché si decidano contromisure, nella speranza che nel frattempo non ci siano conseguenze nefaste per la salute dei consumatori.