PALERMO – Continua la lotta contro il taglio all’indennità per i talassemici e drepanocitici gravi siciliani, che ora ‘sbarca’ in politica. La “brutta sorpresa”, così definita dal coordinatore regionale di Fasted Sicilia Onlus, Filippo Meli, è contenuta nel disegno di legge di stabilità 2020: il taglio di oltre due milioni al fondo per le indennità di circa 1700 malati cronici gravi ufficialmente registrati. Dopo l’annuncio della federazione di una protesta regionale il 18 marzo all’Ars, alcuni parlamentari regionali rispondono “presente” e si schierano coi talassemici: Nello Dipasquale del Partito Democratico sollecita il governatore Nello Musumeci a convocare i vertici Fasted e arginare il taglio, mentre Michele Mancuso di Forza Italia promette di portare la questione sul tavolo della Commissione bilancio all’Ars di cui fa parte.
“È indispensabile – afferma Dipasquale – che il presidente della Regione convochi urgentemente i vertici di Fasted Sicilia Onlus, la federazione che raggruppa undici associazioni in tutta l’Isola. Una indennità che non è un semplice sussidio ma un vero e proprio sostegno al malato e alla sua famiglia, per quanto irrisorio di fronte alle effettive necessità di pazienti che devono recarsi in ospedale almeno una volta a settimana”. Aspetti che Fasted aveva già illustrato ieri, lanciando l’allarme del paventato taglio e denunciando i silenzi del governo regionale. Terapie salvavita, controlli diagnostici e terapie farmacologiche domiciliari rendono difficile la vita sociale e lavorativa degli affetti dalla patologia – aggiunge Dipasquale – e complicano non poco quella dei familiari”.
Il deputato e membro dell’Ufficio di segreteria dell’Ars aggiunge che l’urgenza della convocazione sarebbe “accresciuta in questo momento dal pericolo Coronavirus al quale sono esposti i talassemici, costretti a recarsi spesso in ospedali e luoghi di cura”. A questo proposito Dipasquale osserva che la convocazione dei vertici Fasted da parte del governatore potrebbe “scongiurare la manifestazione di protesta che, in questo particolare momento di emergenza per la quale sono espressamente sconsigliati gli assembramenti di persone, metterebbe ulteriormente a rischio i malati”. Intanto le associazioni siciliane aderenti alla Fasted ribadiscono la volontà di far sentire la propria voce in ogni sede e modalità possibile, confermando che l’emergenza dell’epidemia non scoraggerà la posizione presa a fronte del taglio.
“Come già accaduto in altre occasioni, anche questa volta sosterremo le istanze dei talassemici – fa sapere Mancuso –. Mi farò carico di portarle avanti, sia a livello istituzionale in Commissione bilancio che nel mio partito. Le categorie deboli vanno sostenute nella sostanza, non a parole. Per queste persone, il sostegno non è una pensione ma un’irrinunciabile necessità. Pur adeguandosi ai tanti problemi che attanagliano il bilancio regionale – conclude – sono certo che il governo saprà garantire l’indispensabile alla purtroppo numerosa comunità di siciliani che necessitano di cure obbligatorie”.