PALERMO – Amat e sindacati aziendali hanno firmato l’accordo per la riorganizzazione dell’officina. Dopo un confronto durato mesi, ieri è arrivata la “fumata bianca”. L’intesa è stata raggiunta su tre punti: la fusione dei due reparti di meccanica ed elettrauto (adesso meccatronica); il consolidamento della multifunzione (ovvero operai in grado di effettuare più mansioni); l’intervento con singola unità lavorativa sui mezzi guasti.
Su proposta dei Cobas, unitamente a Cisal ed Ugl, nel verbale d’accordo l’azienda si è impegnata a “potenziare le attività di recupero dei mezzi più nuovi al fine d’incrementare l’efficienza del parco aziendale attraverso interventi mirati sui veicoli”. “In tutti i tavoli sindacali – affermano Carlo Cataldi e Giuseppe Rizzo, componenti della segreteria regionale dei Cobas settore Trasporti – abbiamo sempre sostenuto che, in un momento in cui i bus funzionanti sono ridotti al lumicino e l’Amat non dispone di grosse somme per gli investimenti, la cosa migliore è individuare 30-40 vetture meno malmesse e ripararle subito, acquistando in modo mirato i pezzi di ricambio strettamente necessari”.
“Il fatto che questa proposta sia stata accolta – concludono Cataldi e Rizzo – è un segnale di buon senso da parte dell’azienda. Buon senso dimostrato anche dai sindacati, che hanno firmato un accordo non esaustivo, ma che rappresenta una base di partenza per il rilancio dell’officina”.