Ambiente, l'Università finanzia 25 borse di studio sulla biodiversità

Ambiente, l’Università finanzia 25 borse di studio sulla biodiversità

L'annuncio del rettore Midiri: "Grazie ai fondi del Pnrr"
ISTRUZIONE
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TRAPANI – Saranno 25, per un finanziamento totale di 40 mila euro, le borse di studio destinate agli studenti che si iscriveranno al corso di laurea triennale in “Biodiversità e innovazione tecnologica”, attivo presso il Polo universitario territoriale della provincia di Trapani.

Lo ha annunciato il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri, durante la conferenza stampa di presentazione del bando Unipa di prossima pubblicazione.

“Scommettiamo su nuovi sistemi di formazione e istruzione – ha sottolineato il Rettore Midiri – che mettono al centro la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità. In questo corso di laurea diverse discipline dialogano tra loro in un percorso trasversale che punta alla formazione di nuove professionalità in un’ottica sostenibile e innovativa.

Con l’istituzione di 25 borse di studio, da 1.600 euro l’una, vogliamo fare un ulteriore passo per sostenere questa scommessa in cui fortemente crediamo. Vogliamo aiutare quelle ragazze e quei ragazzi che, come noi, guardano al futuro di un sistema in cui tutela dell’ecosistema e sostenibilità dei territori generano economia.

Sono sempre di più, infatti, le aziende che ricercano figure capaci di dare valore alla biodiversità muovendosi con competenza e abilità all’interno della transizione energetica, tecnologica ed ecologica. Unipa vuole formare questi professionisti in grado di occupare posizioni di rilievo nel nostro Paese e nell’intera area del Mediterraneo”.

Le borse di studio, destinate agli immatricolati dell’anno accademico 2024/2025, sono state sovvenzionate dal National Biodiversity Future Center (Nbfc), Centro nazionale per la biodiversità, nato un anno e mezzo fa grazie a 320 mila euro di fondi Pnrr con sede proprio all’Università degli Studi di Palermo.

“Elementi di intelligenza artificiale per il monitoraggio della biodiversità, remote sensing per il controllo dell’ambiente e anche chimica, biologia, fisica sono alcune delle competenze di base espresse in termini di Key Emabling Technologies– ha spiegato la professoressa Giovanna Maria Parisi, coordinatrice del corso di laurea in Biodiversità e innovazione tecnologica – che formano il piano di studi di questo percorso accademico. La formazione è completata con esercitazioni di laboratorio e di campo; con periodi di tirocinio presso laboratori universitari, aziende ed enti di ricerca sia pubblici che privati e programmi internazionali di mobilità come con l’Université Picardie Jules Verne di Amien, in Francia o con l’Università di Monastir, in Tunisia”.

Particolarmente significativa la scelta di puntare sul territorio della provincia di Trapani. “Il Polo di Trapani dell’Università degli Studi di Palermo – ha detto il presidente Giorgio Scichilone – sta crescendo in qualità e quantità. Questo territorio ha tutte le caratteristiche affinché questo tipo di formazione possa diventare un punto di riferimento per l’intera area del Mediterraneo”.


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