Ci mancavano solo i No Tav con il loro tentativo di occupare la sede del Pd, a rendere ancora più caotica una giornata che per il centrosinistra palermitano si preannuncia ancora lunga. Le primarie infatti, almeno ufficialmente, non hanno ancora un vincitore. In queste ore il comitato organizzativo sta ancora controllando i verbali provenienti dai gazebo e verificando che il numero dei votanti corrisponda al numero delle schede.
Un lavoro improbo, portato avanti fra le tensioni e gli scambi di accuse. Questa mattina, alle sei, i presidenti dei gazebo ancora in fila per consegnare pacchi e soldi sono andati in escandescenza e hanno minacciato di lasciare tutto per terra, visto che molti di loro dovevano andare a lavorare ed erano in piedi da almeno ventiquattro ore. Circostanza che ha costretto il comitato a interrompere i lavori, sigillare la stanza e addirittura assoldare due guardie armate che per tutta la notte sorvegliassero l’integrità dei pacchi, anch’essi sigillati. Il lavoro è ripreso questo pomeriggio alle quattro e non dovrebbe finire prima delle dieci di sera, mentre il numero dei gazebo scrutinati è arrivato appena alla metà dei 31 allestiti ieri.
Ad ora non c’è alcuna richiesta ufficiale di riconteggio: il comitato della Borsellino aspetta prima di avere i risultati ufficiali. Però le contestazioni ci sono e sono tante, riguarderebbero almeno sette o otto gazebo. C’è il caso di Mondello, dove ci sarebbero cinquanta schede in più rispetto ai votanti; ma anomalie si registrano anche a Borgo Molara, a piazza Campolo, in via dell’ermellino. Il presidente del comitato, Domenico Pirrone, pressato dai giornalisti ha dovuto ammettere che, al momento, Fabrizio Ferrandelli si è autoproclamato vincitore e che il lavoro continua. Nella speranza che si arrivi a un verdetto definitivo almeno per stasera.
AGGIORNAMENTO
Alle 22, il comitato comunica di aver analizzato solo cinque gazebo sui 15 rimanenti. Si profila una lunga notte.
