PALERMO – “Un amico è per sempre…e io non lo abbandono”, è questo lo slogan selezionato per la campagna contro l’abbandono degli amici a quattro zampe promossa dagli assessorati alla Scuola e all’Ambiente in simbiosi con i veterinari dell’Asp di Palermo. Un bimbo dai capelli biondi che stringe a sé, in un abbraccio fraterno, un cane dagli occhi azzurro cielo. Un messaggio forte e incisivo, frutto del lavoro degli alunni della scuola Rosolino Pilo volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, le cui proporzioni aumentano di giorno in giorno.
Si è svolta all’interno della Sala delle Carrozze di Villa Niscemi la presentazione della campagna partendo proprio dai più piccoli che muniti di pastelli, passione e tanta fantasia hanno dato vita ad alcuni manifesti colorati. A realizzare i lavori sono intervenuti anche gli alunni della scuola elementare Rapisardi e i bimbi della materna Orestano, fuori concorso.
Grande solidarietà quella espressa dal sindaco del capoluogo siciliano che ha invitato i cittadini a considerare gli animali alla stregua di cittadini con diritti e doveri e non come pupazzi o fonte esclusiva di svago e divertimento: “Il tema di fondo, oggi, è l’ennesima conferma del ruolo della scuola nel cambio di testa, di cultura, di stili di vita della città ed è quello che stiamo facendo attraverso questa campagna che mira a considerare gli animali residenti a Palermo, cittadini veri – queste le parole del padrone di casa al suo arrivo -. Una città che tiene a cuore i diritti degli animali è sicuramente una città che fa un passo avanti in termini di civiltà”.
A prendere parte all’evento, tra gli altri, anche gli assessori comunali Giuseppe Barbera e Barbara Evola. Proprio l’assessore comunale alla Scuola ha dimostrato stupore e commozione durante l’esposizione dei piccoli e variopinti capolavori: “Si avvicina il momento più caldo e terribile, quello dell’abbandono e così quest’anno abbiamo voluto affidare alla sensibilità dei bambini la creazione di uno slogan ad hoc contro questa piaga – precisa la Evola -. Devo dire che i piccoli hanno accolto con gioia la proposta e abbiamo allestito questa mostra per far capire ai grandi che dovrebbero tornare a ragionare, qualche volta, con la mente dei propri figli”.
