PALERMO- Annarosa Corsello torna alla carica. Attualmente fuori dalla Regione dopo la condanna per peculato, il dirigente attacca il dipartimento Lavoro per il coinvolgimento di Italia Lavoro nel programma Garanzia Giovani. E affida il suo sfogo a Facebook. “Al dipartimento Lavoro torna ‘l’Ancient Regime’ – scrive sul social il burocrate -. La restaurazione ha avuto, come primo atto, una direttiva che ripristina l’insostituibile ‘supporto’ degli operatori di Italia Lavoro nei centri per l’impiego, ove – continua -, a quanto pare, non sono sufficienti i circa 2000 dipendenti pubblici che vi prestano servizio e che, certamente, non hanno bisogno di essere supportati da soggetti che non li equivalgono in competenza”. Una scelta che secondo la Corsello “denota la più assoluta lontananza dai reali bisogni degli uffici. Avrei potuto comprendere azioni di sostegno nell’attività di orientamento specialistico da realizzarsi con gli operatori degli sportelli multifunzionali – si legge ancora -, ma al momento sembra che la lobby dei ‘parastatali’ sia tornata in auge”.
Insomma, il contenuto delle accuse ricalca, grosso modo, quelle lanciate poco più di un anno fa contro il suo ex assessore Nelli Scilabra. Erano quelli i giorni caldi del Click Day e del Piano Giovani. Giorni in cui la Corsello, durante un’audizione in commissione Lavoro, definì “una supervisione assolutamente superflua nei confronti dei Centri per l’impiego” il ruolo che Italia Lavoro avrebbe dovuto svolgere. Una collaborazione che l’alto burocrate aveva apertamente bocciato: “È stato l’assessore a volere che alcune delle priorità venissero gestite da Italia Lavoro invece che dai Centri per l’impiego”, spiegava durante l’audizione. E oggi il pensiero del dirigente sembra non si cambiato di una virgola.