PALERMO – E’ stata annullata dal sindaco di Castelvetrano, Felice Errante l’amichevole di calcio tra Folgore e Marsala, in memoria di Paolo Forte, ex dirigente rossonero, condannato nel 1996 per favoreggiamento alla mafia. Secondo le indagini dell’epoca, il boss latitante Matteo Messina Denaro, che di Forte fu padrino di cresima, per potersi muovere tranquillamente utilizzò anche una carta d’identità valida per l’espatrio intestata proprio al figlioccio.
Alla base del provvedimento, come riportano alcuni quotidiani, le vicende giudiziarie a cui l’imprenditore, che è stato residente a Mazara del Vallo per tanti anni, scomparso nel 2012 a 54 anni, per un infarto, era a vario titolo collegato. Forte, secondo diverse relazioni degli investigatori, era considerato organico alla cosca di Castelvetrano. Errante ha parlato di “una scelta infelice della società rossonera. Sono indignato – ha aggiunto – per la campagna mediatica che si è scatenata per la decisione della società rossonera di intestare, mi si dice su richiesta del fratello, ex arbitro di serie C, un memorial a Paolo Forte”.
Replica la Folgore, la società del presidente Gaspare Raineri: “Respingiamo al mittente sterili polemiche. Noi ci occupiamo solo di sport. Paolo Forte è stato da sempre un nostro grande tifoso”. La Folgore conferma che la proposta del memorial estivo fosse pervenuta dai familiari del defunto. Raineri rimarca nel comunicato “che per la gara aveva ottenuto il benestare della Lega Nazionale Dilettanti” Sulla vicenda interviene anche il fratello di Paolo, Nino Forte, ex arbitro di calcio. “Sono amareggiato e rammaricato – commenta- per quanto sta accadendo. In assoluta buona fede avevo chiesto alla Folgore di ricordare Paolo in una gara amichevole. Se avessi saputo tutto questo avrei rinunciato”. La partita è stata annullata in extremis dal sindaco quando era già pronta l’ ordinanza per bloccarla del questore Maurizio Agricola.
“La partita di pallone a Castelvetrano in memoria di Paolo Forte pare annullata dal Comune del luogo, il campo da pallone è suo. E’ troppo poco! Un messaggio così inquietante, nelle stesse ore in cui c’è chi si prodiga per la cattura di Messina Denaro, non doveva passare”. Lo afferma in una nota Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili.