PALERMO – Un’infermiera è tornata libera, mentre l’altra, in attesa che si pronunci il Riesame, è certa di dimostrare la sua innocenza nel corso di un incidente probatorio.
L’inchiesta è quella sui maltrattamenti subiti da un’anziana ospite di una casa di riposo a San Giuseppe Jato. Giuseppina Barone ha lasciato gli arresti domiciliari su istanza dell’avvocato Giorgio Dimitri, mentre il difensore di Francesca Spica, l’avvocato Maurilio Panci, ha ottenuto dal giudice la fissazione di un incidente probatorio in cui sarà sentita l’anziana.
Il legale è sicuro di potere dimostrare l’estraneità alle accuse della sua assistita che, al contrario di quanto ipotizzato, si sarebbe presa cura amorevolmente della donna e di tutte le altre ospiti della struttura. Nelle immagini registrate dai carabinieri non si vedrebbero azioni violente dell’indagata.
Barone ha spiegato nel corso dell’interrogatorio ha ammesso le sue responsabilità, sostenendo però che si è trattato di un evento isolato per il quale ha chiesto scusa. Mai, in oltre di 20 anni di servizio, si era resa protagonista di simili gesti.
