14 Giugno 2017, 20:00
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PALERMO – Le pene sono ancora una volta pesanti, com’era già avvenuto nell’altro troncone del processo nato dal blitz Apocalisse. In ordinario sono stati condannati una trentina tra presunti boss, gregari ed estorsori delle cosche palermitane di Tommaso Natale, Resuttana, Partanna Mondello, San Lorenzo e Acquasanta.
LE FOTO DEGLI IMPUTATI E L’ESITO PROCESSUALE
Sotto processo c’era pure un ex politico, Giuseppe Faraone, ex assessore alla Provincia e consigliere comunale. È stato condannato a quattro anni e mezzo a fronte di una richiesta molto più pesante a nove anni. I legali della difesa, gli avvocati Anthony De Lisi e Marina Cassarà, preannunciano fin d’ora ricorso in appello. Faraone, eletto nel 2012 nella lista Amo Palermo, poi è transitato nel gruppo Megafono-Drs. Faraone tentò nello stesso anche la corsa all’Ars nella lista del presidente della Regione, Rosario Crocetta. Fu il primo dei non eletti.
L’inchiesta a suo carico si fondava sulle intercettazioni telefoniche e sulla denuncia di Antonino Arnone, un imprenditore nel settore della segnaletica elettorale, che il politico avrebbe messo in contatto con il boss che pretendeva la messa a posto dell’azienda. “Messa a posto? – rispose accorato Faraone durante l’esame – queste parole mi fanno schifo, non so neanche cosa significhino. Io ho sempre e solo chiesto sostegno elettorale”.
Il processo “Apocalisse”, nasceva dall’indagine coordinata dai pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise, Roberto Tartaglia e Dario Scaletta, che portò a due blitz nel 2014. Nel troncone celebrato in abbreviato sono già stati condannati tra gli altri Girolamo Biondino, fratello di Salvatore, l’autista di Totò Riina,
Ecco l’esito del processo: Benedetto Alerio (assolto, era difeso dall’avvocato Jimmy D’Azzò), Benedetto Alfano (stralciato per un supplemento di indagine), Massimiliano Ammirata (1 anno e tre mesi per corruzione elettorale), Domenico Barone (13 anni e 6 mesi), Salvatore Buccafusca (assolto), Giuseppe Calvaruso (17 anni e 10 mesi), Alessandro Chiovaro (assolto), Carmelo Cusimano (stralciato), Girolamo D’Alessandro (due anni e 8 mesi), Ivana De Lisi (assolta, era imputata per intestazione fittizia), Salvatore D’Urso (16 anni), Seam D’Angelo (assolto), Ignazio Di Maria (15 anni), Giuseppe Faraone (quattro anni e 6 mesi), Gaetano Ficano (un anno e tre mesi per corruzione elettorale), Sebastiano Filingeri (16 anni), Giuseppe Giorlando (5 anni e sei mesi), Fabio Gloria (stralciato), Camillo Graziano (15 anni), Ciro Guccione (tre anni e 6 mesi per detenzione di armi, ma è stata stralciata la posizione per il reato di mafia), Francesco La Barbera (7 anni), Agostino Matassa (15 anni), Giuseppe Messia (7 anni), Michele Pillitteri (assolto), Vincenzo Russo (un anno tre mesi per corruzione elettorale) e Girolamo Taormina (13 anni).
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14 Giugno 2017, 20:00