Presidente Villarosa calcio: “In 3 minuti spazzati via 10 anni di lavoro”

Presidente Villarosa calcio: “In 3 minuti spazzati via 10 anni di lavoro”

Le parole a LiveSicilia della presidente Silvia Zangara dopo l’aggressione all’arbitro di Villarosa Pro Falcone: le immagini sono virali

VILLAROSA. “Siamo un’associazione che dal 2013 si occupa dei ragazzi del nostro territorio, dai primi calci in su; e non abbiamo mai avuto episodi di questo genere. In tre minuti ci siamo visti crollare un decennio di attività. Il ragazzo che ha aggredito l’arbitro non ha mai commesso nessun atto di violenza in tutta la sua carriera di giocatore: è con noi sin da ragazzino”. Silvia Zangara è la presidente del Villarosa calcio, la società al centro del caso del giorno per l’aggressione all’arbitro da parte di propri tesserati di domenica scorsa.

Nelle convulse fasi finali della partita di Promozione con il Pro Falcone, finita 1-1 con il pareggio nei minuti di recupero degli ospiti (“all’ottavo di recupero”, fa notare la presidente, “dopo che ne erano stati concessi cinque”), l’arbitro David Bartolotta della sezione di Palermo – che avevano fatto cadere a terra – è dovuto letteralmente scappare via dal terreno di gioco, dopo esser stato minacciato, strattonato e aggredito da giocatori e dai dirigenti della società villarosana. Un episodio ripreso in diretta e pubblicato sul web.

Secondo il comunicato della giustizia sportiva, che ha squalificato per 5 anni i giocatori Marco Ferrara e Youssef Mardi e per 3 anni Lamine Mohamed Dabo, l’arbitro sarebbe stato sgambettato e colpito a pugni e calci. Per la presidente, non ci sarebbe stato “nessun calcio o pugno”. “Anzi, come è possibile vedere anche dalle immagini, è stato protetto sino allo spogliatoio dal nostro mister – prosegue -.  Siamo tutti sconvolti, non possiamo negare ciò che è successo, ma riteniamo che ci sia stata una esagerazione mediatica, soprattutto su un ragazzino di 17 anni, Youssef, che non ha commesso assolutamente nulla. Purtroppo quello che è successo non si può negare non si può cancellare, ma penso che la cosa sia stata molto gonfiata: i video ci sono ma non ci sono né pugni né calci”.

Insomma: per la società è stato un fulmine a ciel sereno. “Ieri, vedere questo ragazzino di 17 anni piangere per l’ennesima volta, sinceramente, la ritengo una esagerazione: tenete perlomeno conto che si tratta di un minorenne – prosegue la presidente -. Per quanto ci riguarda, siamo distrutti. Attenzione: siamo i primi a condannare queste cose, perché non devono succedere in uno sport bellissimo in cui si dovrebbe giocare per divertirsi, ma a nostro avviso c’è stata una amplificazione mediatica. Chiediamo di riportare i fatti alla realtà e ci chiediamo perché, ad esempio, nessuno ha detto che il nostro mister Mario Folisi, che hanno squalificato, ha accompagnato all’uscita l’arbitro a fine gara. Posso dirle che era presente un’osservatrice presente, la quale ha ringraziato il mister per questo”.

“Noi chiediamo scusa – conclude la presidente Zangara -. Lo abbiamo fatto con l’arbitro attraverso un comunicato e ci piacerebbe farlo incontrare con il giocatore: Youssef Mardi, italiano di origini marocchine, è un bravissimo ragazzo, che non ha mai avuto squalifiche, a parte ovviamente qualche ammonizione di gioco. Con che spirito torneremo in campo? Ormai dobbiamo finirlo il campionato, poi prenderemo le nostre decisioni”.


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