PALERMO – Non sono bastati i rimbrotti del presidente Galvagno: l’aula va ancora a vuoto. “Considerando che il 28 e il 29 maggio abbiamo le elezioni amministrative e che il 30 e il 31 l’Ars avrà l’onore di ospitare una riunione della comunità europea, vi dico che rinviamo la seduta d’aula: vi comunicheremo la data tramite pec”, dice il vice presidente dell’Assemblea al termine dell’ennesima seduta mordi e fuggi.
L’aula semideserta e l’impegno di Galvagno
I numeri in aula non bastano a votare nessun provvedimento, così i deputati torneranno a Sala d’Ercole a giugno. Saranno assenti in aula, come ha confermato ieri l’onorevole Ismele La Vardera, abbandonando la seduta, i deputati dei due gruppi che fanno capo a Cateno De Luca, almeno finchè non sarà calendarizzato il disegno di legge che abolisce l’aumento Istat per i deputati regionali. I lavori dei deputati tuttavia non si fermeranno prima della fine di luglio e forse della prima settimana di agosto: mission dichiarata del presidente Galvagno. “Posso assicurare che l’aula rimarrà aperta certamente fino a fine di luglio e forse anche all’inizio di agosto”, ha assicurato Galvagno ai microfoni di Live Sicilia sabato.
La roadmap della maggioranza
A parte il déjà vu dell’aula semideserta (complici le elezioni amministrative), la giornata di ieri è stata lastricata di buone intenzioni e di riunioni operative. In mattinata Schifani, capigruppo di maggioranza e i presidenti di commissione hanno stilato una roadmap dei provvedimenti da portare in aula e approvare tra giugno e settembre. I disegni di legge che dovranno vedere la luce nel breve periodo riguardano i debiti fuori bilancio, l’istituzione dello psicologo di base,che riorganizzazione del settore estrattivo delle cave e le riforme dei consorzi di bonifica, dei beni culturali e della polizia municipale. Last but not least: il disegno di legge sul ripristino delle province.
L’incontro tra Galvagno e Schifani
Un provvedimento di bandiera per Schifani e per la sua maggioranza che necessiterà però di un approfondimento preliminare per il riparto delle funzioni degli enti di area vasta. Sul tema e non solo, ieri sera c’è stato un incontro vis a vis tra Galvagno e Renato Schifani per fare il punto su quanto deciso in occasione del vertice di maggioranza e per chiarire i contorni dello scontro a distanza sull’operatività dell’assemblea andato in scena nei giorni scorsi con tanto di calumet della pace metaforicamente fumato da entrambi.