PALERMO – “Trovo assurdo che l’Assemblea regionale siciliana chiuda i battenti fino all’8 aprile quando, già oggi, la commissione Affari istituzionali è impegnata sul ddl per la doppia preferenza di genere e il voto nei comuni. Il vertice di maggioranza al quale ho preso parte lunedì scorso aveva determinato di varare quest’altra riforma del governo Odi Rosario Crocetta entro marzo. Se il presidente Ars Ardizzone ha deciso questa lunga pausa pasquale, essendo egli anche esponente di un partito di maggioranza, l’ha fatto in maniera autonoma e difforme rispetto alle decisioni della coalizione. Chiederò pertanto, al vertice di maggioranza di lunedì prossimo, di riaprire l’Aula per varare il ddl sulla doppia preferenza di genere, sulla riforma elettorale e l’abolizione delle commissioni consiliari e dei rimborsi, al costo di chiedere a Rosario Crocetta di differire di quindici giorni la data delle amministrative di maggio”. Lo afferma Marco Forzese, presidente della I commissione legislativa dell’Ars e deputato del gruppo “Democratici e riformisti per la Sicilia”.
Molto dura la replica di Ardizzone: “Non mi meraviglio che il novello presidente della Prima commissione non conosca ancora il Regolamento. Probabilmente il presidente Forzese non si rende conto che, oggettivamente, siamo fuori tempo massimo rispetto alla convocazione dei comizi elettorali”, afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, rispondendo al presidente della Prima commissione dell’Ars che ha chiesto la riapertura dell’Aula di palazzo dei Normanni.
“Il presidente Forzese si affretti responsabilmente a fare esprimere il parere sul bilancio alla propria commissione entro il termine massimo dell’8 aprile. E mi auguro che per il futuro – conclude Ardizzone – adotti un comportamento più istituzionale o quantomeno garantisca la sua presenza in Aula soprattutto nel momento delle votazioni”.
